“Ancora uno scandalo nella Sanità Siciliana: non è il primo e non sarà l’ultimo. Occorre una nuova forma di Resistenza civile. L’indignazione di un giorno non basta più. La diffusa illegalità corrode le coscienze come un cancro che produce metastasi sempre più ampie”.
Ad affermarlo l’Associazione Antimafia e Legalità di Catania in merito alla notizia di oggi, secondo la quale il Gip di Catania ha emesso 9 misure cautelari, eseguite dalla Guardia di finanza nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia. I destinatari sono 4 direttori d’Unità operative complesse di aziende ospedaliere della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali di dispositivi medici, un rappresentante delle multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi, a vario titolo indagati in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
“E’ in aumento – scrive l’Associazione – il numero di politici, pubblici amministratori, imprenditori, professionisti, semplici cittadini, coinvolti in fenomeni di corruzione e collusi con la mafia. Assistiamo ad una paurosa deriva sul piano etico e morale che coinvolge non solo Catania e la Sicilia ma l’intero Paese”.
“Accumulare denaro con qualsiasi mezzo – conclude il movimento presieduto dall’avvocato Enzo Guarnera – è diventato l’unico scopo nella vita di molti. Occorre fare qualcosa per risvegliare gli animi assopiti delle persone oneste e trovare i modi di una nuova Resistenza Civile. L’ indignazione di un giorno non basta più. L’associazione Antimafia e Legalità si impegna a pensarci”.
Dello stesso tenore la nota del Movimento 5 Stelle: “Gli arresti di queste ore non sono che l’ennesima brutta notizia per la sanità siciliana sempre più allo sbando per colpa della politica”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“I nuovi ordini di custodia cautelare disposti dalla Procura di Catania – dice De Luca – costituirebbero, ove le accuse dovessero trovare riscontro nelle aule di giustizia, l’ennesima prova che sulla sanità ci sono troppi interessi economici e che la corruzione, anche in questo ambito, è una vera emergenza sociale che va contrastata in tutti i modi”.
“Ci spiace comunque constatare – conclude il deputato pentastellato – che troppo spesso e a dispetto dei tanti bravissimi medici e operatori su cui possiamo contare, la sanità finisca sui giornali per notizie negative, su gran parte delle quali le responsabilità del governo Schifani sono grosse come case. Sulle interminabili ed eterne liste d’attesa, per esempio, che si accorciano solo negli annunci a vuoto del presidente della Regione”.
Redazione
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