A trentadue anni dalla strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino, gli agenti della scorta Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi, tanti sono gli interrogativi ai quali neanche i processi celebrati a Caltanissetta sono riusciti a rispondere.
Chi ordinò l’attentato? Perché si costruì un falso pentito come Scarantino per depistare le indagini? Che ruolo ebbero l’allora procuratore della Repubblica di Caltanissetta Tinebra, l’allora capo della Squadra mobile di Palermo La Barbera e l’allora capo della Polizia Parisi? Quali collegamenti ci sono fra l’attentato a Borsellino e la strage di 55 giorni prima contro Giovanni Falcone? Quali attinenze ci sono fra gli omicidi dei due magistrati con le stragi di alcuni mesi dopo nel “Continente”?
Perché boss del calibro di Riina, Provenzano, Santapaola e Messina Denaro sono rimasti latitanti per diversi decenni? Perché non sono stati catturati prima? Quali sono i retroscena dell’omicidio di Luigi Ilardo, boss di Caltanissetta, che aveva annunciato il suo pentimento e stava rivelando i retroscena delle stragi e l’ubicazione del covo di Provenzano? Perché è stato ucciso il giovane urologo di Barcellona Pozzo di Gotto Attilio Manca?
I giornalisti Alfonso Lo Cascio e Luciano Mirone, direttori rispettivamente delle testate Esperonews e L’Informazione, ne parleranno in diretta online il 18 luglio 2024 alle 19 (attraverso i canali Facebook di Esperonews e de L’Informazione), in una trasmissione dal titolo: “Strage di via D’Amelio fra depistaggi ed eversione”. Ospiti: l’avvocato Enzo Guarnera, l’ex Commissario di Polizia Mario Ravidà e la figlia di Luigi Ilardo, Luana.
Guarnera, difensore di diversi collaboratori di giustizia, nonché presidente dell’Associazione Antimafia e Legalità, battutosi di recente per la nomina di un procuratore della Repubblica di Catania “distante dai condizionamenti ambientali”, traccerà il contesto in cui maturò la strage e parlerà dell’attualità di certi collegamenti politici; Ravidà, ex Commissario di Polizia ed ex investigatore di punta del periodo stragista si soffermerà sui retroscena relativi alla cattura dei grandi latitanti di mafia (a cominciare da Santapaola); Ilardo racconterà cosa c’è dietro all’omicidio clamoroso del padre, che stava per squarciare il velo sugli inconfessabili rapporti fra mafia, politica e poteri occulti.
Nella foto: il giudice Paolo Borsellino
Redazione
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