“A seguito della netta opposizione da parte della comunità di Bronte (Catania) allo spostamento temporaneo degli ambulatori del distretto sanitario verso altri comuni come Randazzo, Maletto e Maniace, è importante riconoscere la sensibilità dimostrata dall’ASP di Catania, che con delibera n. 1.278 del 12 agosto 2024, ha manifestato l’intenzione di trovare locali in affitto a Bronte per spostare temporaneamente gli ambulatori della cosiddetta cassa mutua, a causa dei lavori necessari per la creazione della casa di comunità. Questo consentirebbe di mantenere gli ambulatori a Bronte anziché trasferirli nei comuni vicini”.

Comincia così il testo del presidente del presidente del’Associazione dei consumatori “Aiace” di Bronte, Giuseppe Gullotta, che così continua: “La contrarietà espressa dalla nostra associazione nasce dal timore che le soluzioni temporanee possano diventare permanenti. Nonostante le buone intenzioni dell’ASP, in Italia spesso le misure provvisorie si rivelano definitive. Temiamo inoltre che, una volta completati i lavori della casa di comunità, il reintegro degli ambulatori a Bronte possa essere ostacolato dalla politica locale, a favore dei comuni che li ospitano temporaneamente”.

“Esprimiamo – scrive Gullotta – anche tutte le perplessità possibili sulle case di comunità, dato che, laddove sono già state inaugurate da tempo, non sono mai divenute realtà operative a causa della carenza di medici specialisti e della disponibilità dei medici di medicina generale. Temiamo quindi che la casa di comunità, una volta completati i lavori, possa diventare una ‘cattedrale nel deserto’. Tuttavia, questo è un altro discorso che sarà seguito nelle sedi opportune”.

“In tal senso – prosegue il presidente di Aiace – riteniamo che la realizzazione della casa di comunità, pur con tutte le perplessità sollevate, possa essere accettabile a condizione che non si perda, nemmeno temporaneamente, il servizio degli ambulatori. Questi devono rimanere a Bronte durante la costruzione della casa di comunità, adottando qualunque soluzione possibile, sia che si tratti di mantenere tutto in un’unica sede o in più sedi. La politica e la direzione generale dell’ASP decideranno le modalità, ma per noi è fondamentale che i servizi rimangano disponibili alla comunità”.

“Rimane – si legge nel documento – anche la perplessità riguardo al fatto che si sia giunti all’ultimo momento utile per cercare i locali necessari, quando sarebbe stato opportuno avviare tali ricerche molti mesi fa. Questo avrebbe permesso di adeguare eventualmente locali che necessitano di lavori di ristrutturazione o di adeguamento”.

“Per questi motivi – dice la nota – , la nostra associazione ha sollevato il problema e ha trovato ampio sostegno nella comunità, che si è opposta fermamente a questo spostamento. È doveroso riconoscere l’impegno dell’amministrazione comunale, del sindaco, del vicesindaco e di tutte le autorità locali, che hanno preso una posizione chiara contro qualsiasi trasferimento degli ambulatori”.

“Apprezziamo – seguita Gullotta – anche la sensibilità dimostrata dall’ASP di Catania e dal nuovo direttore generale, che, comprendendo la contrarietà della comunità, ha deciso di cercare locali a Bronte per mantenere gli ambulatori nella loro sede abituale”.

“Resta però alta l’attenzione – conclude il presidente dell’associazione dei consumatori Aiace – verso la tempistica di questa soluzione, poiché reperire e adeguare i locali richiede tempo, mentre i lavori della casa di comunità devono iniziare al più presto. Continueremo a vigilare con attenzione, consapevoli che la nostra area, già penalizzata dal declassamento dell’ospedale, non può permettersi di perdere, anche temporaneamente, gli ambulatori della cassa mutua. La nostra priorità è garantire che questo problema non venga trascurato e che le soluzioni adottate siano davvero a beneficio della comunità”.

Nella foto: uno scorcio di Bronte (Catania)

Redazione