Ciminna, paese in provincia di Palermo, dove nel 1962 furono girate gran parte delle scene de “Il gattopardo”, fa omaggio ad Alain Delon (a pochi giorni dalla morte), protagonista del capolavoro di Visconti, con la grande mostra sul film, che si terrà venerdì 30 agosto alle 20,30 nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” .

Una visita guidata in notturna al Museo del Gattopardo (ingresso gratuito), con appuntamento al Polo Museale di Via Roma 88/A alle 20,30. La presentazione sarà a cura di Vito Filippo Barone, Sindaco di Ciminna, di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia e di Giuseppe Cusmano, Presidente BCsicilia Ciminna.

La magnifica mostra allestita al Museo di Ciminna (Palermo) sul film “Il gattopardo” di Luchino Visconti, girato in gran parte nel paesino del palermitano. Sopra: Alain Delon in una scena dell’opera (che però non fa parte della collezione esposta)

Prevista una degustazione di vini curata da “Prospero Enoteca letteraria”. L’iniziativa è organizzato dalla Sede di Ciminna di BCsicilia e dal Comune di Ciminna all’interno della “Notte bianca 2024”. Tel. 339.5296133 – Email: ciminna@bcsicilia.it.

“L’esposizione di Ciminna – recita la nota di Bcsicilia – è la più grande mostra fotografica dedicata al capolavoro di Visconti. Un’esposizione completa realizzata da BCsicilia di Ciminna e dal Centro Studi ‘La Donnafugata del Gattopardo’, che offre al visitatore oltre 300 immagini che raccontano la costruzione del grande film a Ciminna, trasformata dal Visconti in maniera straordinariamente realista nella Donnafugata del celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa. I venticinque pannelli contengono i ‘fuori scena’ della Titanus ed immagini provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana di Palermo e da privati”.

La mostra, che si può visitare con ingresso gratuito, segue un itinerario cronologico, iniziando proprio dai primi sopralluoghi del patron della Titanus Goffredo Lombardo, il fotografo di scena Giuseppe Rotunno e Gioacchino Tomasi Lanza, a seguire la costruzione del set dell’immaginaria Donnafugata: il palazzo del principe, la balconata della piazza, il palazzo municipale e la casa Sedara, ed i primi arrivi a Ciminna di alcuni attori, tra cui Paolo Stoppa, Rina Morelli e Claudia Cardinale.

L’esposizione mette in evidenza l’ingresso in paese della famiglia Salina, il corteo, il canto del Te Deum all’intero della Matrice. Nella seconda parte, il museo ospita una serie di foto che riguardano la vita sociale del Principe e del popolo di Donnafugata attraverso le immagini del canto della Bella Gigogin, il corteo, il plebiscito (uniche immagini notturne), l’arrivo e la partenza del Conte Chevalley e alcune scene riguardante la figlia del sindaco, Angelica, interpretata dall’attrice Claudia Cardinale. Alcuni pannelli sono dedicati alle due scene esterne nelle campagne di Donnafugata: la caccia del Principe insieme con Ciccio Tumeo.

Un altro scorcio del museo “La Donnafugata del Gattopardo”

Infine la mostra riserva al visitatore una sezione di backstage, con i fuori scena del film dove si scorge il regista Luchino Visconti “spiegare” a Burt Lancaster come aggredire Ciccio Tumeo, lo stesso Visconti che spruzza sul viso di Rina Morelli, nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di don Fabrizio, del borotalco per far apparire ancora più “realistico” il lungo viaggio in carrozza della Famiglia per raggiungere Donnafugata o la famiglia Salina nella chiesa madre di fronte una miriade di riflettori e operatori.

Inoltre sono in mostra una serie di foto che rivelano il frenetico impegno di Sedàra a favore dell’annessione, successivamente tagliate dal regista. Altre immagini riguardano il grande lavoro che si svolgeva dietro le cineprese e le tante persone che partecipavano a vario titolo come comparse, truccatori, fotografi, elettricisti. Momenti di un’avventura di cui non vi sarà mai traccia sul grande schermo.

Redazione