Un disabile di Giarre (Catania) segnala al nostro giornale che al Parco giardino della frazione di Macchia esistono delle precarietà che non consentono l’accesso nella struttura a persone con problemi di disabilità. La segnalazione acquista un sapore “politico” in quanto è accompagnata dalla dichiarazione (all’interno dello stesso comunicato diffuso presso diversi organi di informazione, fra cui il nostro) del presidente del Consiglio comunale Giovanni Barbagallo. Al che il sindaco Leonardo Cantarella – che viene a conoscenza della notizia tramite questo giornale, che lo ha contattato – dichiara a L’Informazione che si appresta ad andare dai Carabinieri fare una denuncia per “procurato allarme”. Ma procediamo con ordine e partiamo con la segnalazione arrivata questa mattina alla posta elettronica di questo quotidiano da parte del signore in carrozzina.
“Diventa un’odissea per un 61enne disabile l’accesso al Parco giardino di Macchia di Giarre (Catania). Nelle scorse settimane l’uomo, costretto su una sedia a rotelle da 20 anni a causa di una malattia neurodegenerativa, si è recato nella struttura per assistere al saggio di danza della nipote. La prima difficoltà è stata trovare uno stallo, nei pressi del Parco, destinato ai disabili”.
“Quando sono arrivato – racconta Giovanni Puglisi – non sono riuscito a trovare un posto auto riservato ai disabili. Abbiamo percorso l’intero perimetro ma ci siamo resi conto che non c’erano stalli né rampe che consentano, a chi come me è in carrozzina, di accedere al marciapiede che costeggia la struttura”.
“Avendo una carrozzina elettrica, che è molto pesante – seguita Pugliisi – , non è stato agevole raggiungere il marciapiede ma, anche se a fatica, con l’aiuto di chi mi accompagnava, sono riuscito ad arrivare all’ingresso”.
Ma questa – afferma la lettera – è stata solo la prima difficoltà della serata. “Ho poi percorso il vialetto che conduce all’arena dove si svolgeva il saggio – prosegue l’uomo – Una volta lì, ci siamo resi conto che, nonostante gli sforzi fatti, assistere alla manifestazione per me sarebbe stato impossibile. Non c’erano, infatti, rampe per raggiungere l’arena. Sono rimasto molto deluso e amareggiato anche perché realizzare accessi per i disabili, oggi, non ha costi eccessivi”.
“Ma mi rendo conto – prosegue il signore – che ancora manca la sensibilità. Purtroppo sono situazioni che fronteggio tutti i giorni. Sono originario di San Giovanni Montebello, anche se vivo a Mascali da molti anni – conclude Puglisi – e lancio quindi un appello al sindaco di Giarre perché intervenga”.
“L’uomo – afferma il comunicato -, in attesa di risposte dall’amministrazione comunale, ha segnalato quanto accaduto al presidente del Consiglio comunale di Giarre Giovanni Barbagallo”.
“Spiace constatare – dichiara Barbagallo – che, nonostante i diversi interventi manutentivi pagati lautamente dai cittadini giarresi, il Parco giardino di Macchia, e non solo, siano rimasti inaccessibili ai diversamente abili. L’abbattimento delle barriere architettoniche dovrebbe rappresentare una priorità per consentire a tutti di vivere in serenità un momento all’aria aperta o conviviale. Rattrista la storia raccontata dal signor Puglisi e andrò personalmente a trovarlo per testimoniargli la mia vicinanza e quella di tutti i colleghi del consiglio comunale insieme ai quali – conclude – sono sicuro che collaboreremo per richiedere nuovi e migliori interventi affinché le barriere architettoniche vengano rimosse”.
Riusciamo a metterci in contatto con il primo cittadino Leonardo Cantarella, attualmente impegnato con altri sette sindaci della provincia per il problema della cenere vulcanica: “Smentisco assolutamente che al Parco giardino di Macchia di Giarre esistano delle criticità che possano riguardare i disabili. La invito a venire e a scattare delle foto, assieme ai rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale, e così creiamo un caso nazionale. In quella struttura abbiamo organizzato degli spettacoli e non si è lamentato nessuno”.
Quindi lei smentisce questa notizia?
“Nel modo più assoluto”.
Passa qualche minuto e il sindaco richiama al nostro numero: “Mi trovo al Parco giardino di Macchia per un sopralluogo, per constatare di persona queste presunte disfunzioni di cui si parla e ripeto: smentisco categoricamente questa notizia. Ho parlato con cinque disabili dell’istituto Santa Venera e nessuno si è lamentato. Mi sto recando dai Carabinieri per presentare una denuncia per procurato allarme”.
Luciano Mirone
Un commento, più che un commento qui si parla di esporre un opinione di disgusto, non voglio puntare il dito, ma la parte in causa sa benissimo di cosa parlo. Prendersi gioco di me è stato modo di orgasmo? Magari più eccitante è stato perchè sono un disabile? Attenti però, essere disabili non vuol dire essere scemi, DIO non perdona queste vigliaccate, figuriamoci se li perdono io. A buon intenditore poche parole.