È giovane, è siciliano di Patti, in provincia di Messina (da diversi anni vive a Roma), fa il regista cinematografico e domani sera, 5 agosto 2024, al Teatro Greco di Tindari, riceverà il “Premio Cinema e Salute” per il suo ultimo film, Giorni felici, interpreti d’eccezione Franco Nero e Anna Galiena, prodotto da Giampietro Preziosa e Marco Simon Puccioni per Inthelfilm con Rai Cinema.
Un importante riconoscimento che la giuria dell’Atena Nike (di cui fanno parte, tre gli altri, le attrici Claudia Gerini e Gabriella Carlucci, rispettivamente presidente della sezione lungometraggi, e direttrice artistica della kermesse) ha deciso di consegnare a Simone per essere riuscito a raccontare efficacemente – come autore e come regista – il “fine vita” attraverso una intensa storia d’amore fra i due protagonisti.
Anzi, per dirla tutta, si tratta di una storia d’amore con tutte le implicazioni “reali” che la vita riserva, la quotidianità, la carriera, le gioie e i dolori (compresa la Sla, che irrompe come un fulmine a ciel sereno nell’esistenza di un’attrice che sta per imbarcarsi per Hollywood, ed interrompe anche le prospettive e i sogni del regista che la ama).
Doppia difficoltà, dato che il regista è entrato nel campo ostico del cinema d’introspezione, trattando per giunta un tema non facile come l’eutanasia, sul quale lui stesso si limita a raccontare le dinamiche, senza prendere alcuna posizione.
Eppure Petralia – un passato come assistente alla regia di Pupi Avati nella fiction Rai Un matrimonio, qualche corto ed il lungometraggio Cenere – con coraggio ha seguito le sue passioni e il suo istinto e con coerenza ha realizzato quest’opera che, seppure distribuita come “eventi” nelle sale cinematografiche da Europictures, sta riscuotendo una serie di successi, a cominciare dal Festival di Rio de Janeiro e dal Festival del Cinema Europeo di Lecce, dove ha registrato consensi di critica e di pubblico, passando dalle varie proiezioni (presente il cast) che si stanno svolgendo in tutta Italia (le prime a Roma e Milano), anche alla presenza di personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, a cominciare da Katya Ricciarelli e dalla giornalista di Rai1 Roberta Ammendola.
Un cinema controcorrente ma vero, non schierato ma vivo, non commerciale ma attuale. Bisogna vedere nelle interviste come si esprimono a tal proposito Franco Nero (su cui il regista – suo amico da molti anni – ha costruito il personaggio) e Anna Galiena, entusiasta della storia che interpreta. Un film – sembra un concetto paradossale – sui giovani che hanno ancora la capacità di amare anche quando giovani non lo sono da un pezzo.
Del resto lo stesso Simone ha un concetto tutto suo della giovinezza: “Un regista sotto i quarant’anni – dice sorridendo a un giornalista – possiamo ritenerlo un emergente”. Lui ne ha trentasei e ha tempo, idee e progetti per affermarsi in un ambito non facile ma affascinante come quello del cinema.
Prova ne sia il premio “Atena Nike” (giunto quest’anno alla seconda edizione) che il regista siciliano riceverà domani sera a Tindari. A ricevere gli ambiti riconoscimenti destinati “al cinema italiano del talento e dell’originalità” saranno anche l’attrice Antonella Ponziani (Premio alla Carriera), l’attrice Manuela Ventura (Talento Siciliano Donna), l’attore David Coco (Talento Siciliano Uomo), Lorenzo Cammisa (Premio Nuovo Imaie) e Claudia Conte (Premio Impresa Donna).
All’incontro coi giornalisti svoltosi nei giorni scorsi per presentare l’evento, oltre a Claudia Gerini e Gabriella Carlucci, erano presenti Fabio Saccuzzo, Patron del Premio “Atena Nike”, esperto in tax credit cinema e fiscalità d’impresa, l’attrice siciliana Lucia Sardo, l’attrice Alessia Fabiani, l’attore Dario Bandiera, Salvo Saverio Dangelo, attore e Producer Musicale, Marco Simon Puccioni, regista e sceneggiatore.
Luciano Mirone
Lascia un commento...