“In un’epoca in cui, come quella che stiamo vivendo, assistiamo al maldestro tentativo di riscrivere la storia, in particolare quella che ha caratterizzato la liberazione dell’Italia dalla prepotenza e dalla crudeltà nazifascista, oggi più che mai dobbiamo parlare di una strage dimenticata”. A prendere una ferma presa di posizione per la difesa della memoria è il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, ricordando le 16 vittime dell’eccidio di Castiglione di Sicilia ad opera dei nazisti.

“Un eccidio, il primo compiuto dai tedeschi contro la popolazione civile, ancor prima di Santa Maria di Stazzema e di Marzabotto, avvenuto in un piccolo paese alle falde dell’Etna”, dice Barbagallo.

“Proprio a Castiglione di Sicilia – spiega il segretario del Pd siciliano – , il 12 agosto di 81 anni fa, la divisione Goering, in ritirata, giustizia 16 civili inermi. Oltre 300, invece, i civili arrestati e poi rilasciati. E’ stato il primo eccidio di cui si macchiarono i nazisti in Italia, poco prima della firma dell’armistizio, avvenuto da lì a poco, il 3 settembre del ‘43”.

Barbagallo ricorda le 16 vittime dell’eccidio di Castiglione: Nicolò Camardi, Francesco Cannavò, Giuseppe Carciopolo, Antonino Calano, Nunzio Costanzo, Giovanni Grifò, Giovanni D’Amico, Francesco Di Francesco, Salvatore Di Francesco, Giuseppe Ferlito, Vincenzo Nastasi, Salvatore Portale, Santo Purello, Giuseppe Rinaudo, Carmelo Rosano e Giuseppe Seminara.

In seguito a questa strage, nel 2002 la presidenza della Repubblica ha conferito a Castigione di Sicilia la medaglia al valore civile

“La Sicilia – prosegue – ha pagato un grande tributo per la liberazione dal regime nazifascista e non possiamo permettere che – conclude – ciò venga dimenticato o, peggio ancora, ignorato”.

Nella foto: la lapide che a Castiglione di Sicilia (Catania) ricorda le 16 vittime della strage compiuta dai tedeschi il 12 agosto 1943 

Redazione