Una serata per ripercorrere la tradizione dei cantastorie da Turiddu Bella, pioniere della sestina in endecasillabi, al ripostese Orazio Strano, uno dei più grandi cantastorie siciliani di tutti i tempi. Sabato 31 agosto, alle 18.30, a Palazzo Vigo, nel borgo di Torre Archirafi a Riposto (Catania), si terrà il convegno “Orazio Strano, Turiddu Bella e la tradizione dei cantastorie a Riposto”.

L’evento è organizzato dall’associazione artistico-culturale “Museo del cantastorie siciliano”, con il patrocinio dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Comune di Riposto, della Fondazione Ignazio Buttitta di Palermo, del Centro Studi Alan Lomax di Palermo e del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo.

Alla serata saranno presenti dieci associazioni culturali del territorio ionico unite dall’intento di promuovere il Museo del cantastorie siciliano, che ospita una collezione unica al mondo, identità culturale dei paesi della riviera ionica e, in particolare, della città di Riposto.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Riposto Davide Vasta, del presidente del Consiglio comunale Nella Casabella, dell’assessore ai Percorsi Museali Carmelo D’Urso e del direttore della segreteria della Presidenza dell’Ars Alberto Cardillo, interverranno Sergio Bonanzinga, docente presso l’Università degli Studi di Palermo, Giuseppe Giordano, docente presso l’Università Tor Vergata, Egle Mazzamuto, ricercatrice indipendente, Alfio Patti e Maria Bella, entrambi iscritti nel Reis, Registro delle eredità immateriali della Sicilia, perché Testimoni dell’Identità siciliana.

Durante l’incontro previsti momenti di spettacolo affidati a Luigi Di Pino, cantastorie di nuova generazione, che si esibirà con alcuni cunti.

Nella foto: i grandi cantastorie ripostesi (da sinistra), Turiddu Bella, Orazio Strano e Vito Strano

Redazione