“L’Associazione dei consumatori ‘Aiace’ di Bronte (Catania), insieme alle altre associazioni di categoria, sostiene e difende gli allevatori del distretto sanitario di Bronte, Paternò e Adrano, duramente colpiti dai gravi danni economici causati dall’epidemia di bluetongue”.

La battaglia portata avanti dal sodalizio dei consumatori ha il fine di contrastare una malattia infettiva (in italiano, “lingua blu”) che colpisce i ruminanti, trasmessa da insetti vettori ematofagi causata da un Rna virus della famiglia Orbivirus, del quale si conoscono 27 diversi sierotopi.

“Ad oggi – scrive Aiace – l’unico modo efficace per debellare la bluetongue è la prevenzione con il vaccino: e non è pensabile che il costo di questa misura essenziale ricada interamente sugli allevatori. In un contesto già reso critico dalla siccità, Aiace insieme alle associazioni di categoria difenderanno gli allevatori, chiedendo che il costo del vaccino sia coperto dal Servizio Sanitario Nazionale, e che vengano attivati anche contributi economici per far fronte alle perdite subite”.

“Ci faremo promotori – scrive l’associazione dei consumatori di Bronte – per rappresentare le ragioni degli allevatori dinanzi all’ASP di Catania, all’Assessorato regionale alla Salute e al Ministero della Salute”.

“È essenziale sottolineare – si legge nella nota – che faremo tutto il possibile per sostenere gli allevatori, ma con realismo e trasparenza: non intendiamo creare facili illusioni o alimentare false promesse. Il nostro obiettivo è lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni, affinché si possano trovare soluzioni concrete e realizzabili”. 

“Un allevamento sano e sostenibile – scrive il responsabile di Aiace, Giuseppe Gullotta – è una garanzia per la stabilità a lungo termine del settore agroalimentare. Se gli allevatori vengono lasciati soli in momenti di crisi, l’intero settore potrebbe subire danni duraturi, portando a chiusure di aziende agricole e un impatto negativo sull’economia locale e nazionale. L’associazione dei consumatori ha quindi l’interesse a preservare una filiera agroalimentare solida e sostenibile, a beneficio dei consumatori”.

Redazione