Dopo la sciagurata approvazione del “decreto sicurezza” da parte del Governo è opportuno ricordare agli analfabeti costituzionali l’art. 17 della Costituzione Italiana: “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per COMPROVATI motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

Proseguo, per completare, con il primo comma del’art. 21 della stessa Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Il significato è talmente chiaro che non occorre alcun particolare commento.

Ogni limitazione di questi diritti in contrasto con tali principi rappresenta un attentato alla Carta Costituzionale e a libertà fondamentali dei cittadini.

Rappresenta l’inizio di una strisciante dittatura. Opporsi con ogni mezzo PACIFICO E NON VIOLENTO è un diritto e un dovere di ogni persona sinceramente democratica. Diritto e dovere ETICI E CIVILI.

Enzo Guarnera