“Ci troviamo di fronte alla mostruosa cifra di 4,3 milioni di euro di debito. Con un disavanzo di tale portata, il nostro comune rischierebbe un nuovo dissesto, con tutte le ricadute negative che ciò comporta sulla nostra città”.

A Giarre (Catania) c’è l’ombra di un nuovo default per il Comune. A lanciare l’allarme il presidente del Consiglio comunale Giovanni Barbagallo: “Siamo molto preoccupati per i pignoramenti subìti e per altri debiti in vista”.
 
Una spada di Damocle per un secondo dissesto che, secondo la nota di Barbagallo, “penderebbe sulla testa dei cittadini giarresi a causa di alcuni pignoramenti”.

“Il Comune di Giarre – seguita il presidente del civico consesso – nel giro di due mesi ha subìto due pignoramenti del valore complessivo di 1 milione e 900mila euro. La parte più consistente deriva, come si evince dalla documentazione in mio possesso, dal mancato pagamento delle utenze dell’illuminazione pubblica (circa 1 milione e 200mila euro), mentre oltre 600mila euro sono stati pignorati per debiti pregressi dell’ente”.

Questo come premessa. Che “già, in questo modo”, presenta un quadro allarmante, “ma ad aggravarlo ulteriormente – prosegue Barbagallo – è una cartella esattoriale di oltre 1 milione e 800mila euro che a breve potrebbe comportare l’iscrizione ipotecaria sui beni pubblici del Comune di Giarre.  Se sommiamo i pignoramenti già eseguiti – spiega il presidente del Consiglio – ai circa 150mila euro scaturenti dalla causa persa con l’ing. Pina Leonardi e ai circa 500mila euro di risarcimento per la ditta Igm, ci troviamo di fronte alla mostruosa cifra di 4,3 milioni di euro di debito. Con un disavanzo di tale portata, il nostro comune rischierebbe un nuovo dissesto con tutte le ricadute negative che ciò comporta sulla nostra città”.
 
Barbagallo chiede che il sindaco di Giarre, Leo Cantarella, “venga al più presto in Consiglio comunale a esporre il quadro delle criticità evidenziate e a proporre eventuali soluzioni per scongiurare un nuovo default”.

“A questo punto – dichiara il presidente – è opportuno che il primo cittadino venga subito a riferire in consiglio comunale per esporre tutte le azioni già intraprese per scongiurare il rischio di un secondo dissesto e per preservare gli interessi dei cittadini. La città – conclude – attende risposte certe e il consiglio comunale vigilerà affinché vengano date celermente”.

Nella foto: il presidente del Consiglio comunale di Giarre (Catania), Giovanni Barbagallo

Redazione