A un certo punto il marito va in crisi respiratoria per le percosse che infligge alla moglie e perché è ubriaco. La consorte, però, con premura, chiama il 118 perché l’uomo ha estremo bisogno di aiuto. I sanitari arrivano tempestivamente, ma vengono subissati da una valanga di botte. Da chi? Dallo stesso marito che, reso particolarmente violento dai fumi dell’alcol, non sopporta l’idea che la moglie avesse chiamato l’ambulanza.  

A loro volta, gli uomini del 118, telefonano ai carabinieri che intervengono ed arrestano l’uomo, un 43enne catanese, pregiudicato e disoccupato, per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Momenti di tensione, come li definiscono gli stessi Catabinieri, quelli vissuti l’altra notte a Motta Sant’Anastasia (Catania), in un’abitazione situata nella periferia del paese. “Al personale medico – secondo la ricostruzione dei militari – la donna aveva riferito che il coniuge era in preda ad una crisi respiratoria, anche se, in realtà, era fuori di sé perché ubriaco”.

In effetti l’uomo non era nuovo a situazioni del genere. La signora, due anni fa, lo aveva denunciato per maltrattamenti, perdonandolo e riaccogliendolo successivamente in casa sperando che si trattasse dell’ultima volta. Un’illusione, visto quello che è successo adesso: il marito, tornato a casa ubriaco, aveva rotto mobili e oggetti, lanciandole contro anche dei cassetti, per poi costringerla ad avere pure un rapporto sessuale.

Neanche l’intervento degli uomini del 118 è riuscito a calmare l’animo dell’esagitato, che anzi li ha percossi violentemente. A quel punto che si è resa necessaria l’incursione dei Carabinieri, giunti sul posto con più pattuglie, data la complessità e la delicatezza della situazione.

“I militari – si legge nella nota dell’Arma -, calmati gli animi e messi tutti i coinvolti in sicurezza, si sono quindi divisi i compiti, e mentre alcuni hanno tranquillizzato la donna e i medici, gli altri hanno raccolto le dichiarazioni dei condomini che, a loro volta, erano accorsi per fermare l’ira del vicino, venendo anche loro assaliti e spintonati giù per le scale”.

In casa della coppia i Carabinieri hanno così trovato inequivocabili tracce di violenza, come mobili e porte rotte e, per le scale condominiali, una finestra in frantumi e pezzi di vetro sparsi, oltre a tracce di sangue.

A quel punto, chiarita la dinamica dei fatti  il 43 enne è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, convalidato l’arresto, ha disposto la misura cautelare in carcere. 

Redazione