Sì alla sospensione della consigliera laica, eletta in quota FdI, Rosanna Natoli. È quanto ha deciso il plenum del Csm. Sono stati 22 i voti espressi in plenum a favore della sospensione della consigliera laica, e 6 quelli contrari. Due le schede bianche.

“Mi ritrovo a subire un procedimento sommario, sulla base di una chiavetta Usb, da parte della procura di Roma. Stigmatizzo fortemente il comportamento della procura di Roma, io voglio rispondere ma voglio che vengano rispettati i termini previsti dal codice di procedura penale. Non accetto un processo sommario”, ha detto la consigliera laica Rosanna Natoli, nel corso della riunione del plenum nella quale si è deciso della sua sospensione, ribadendo di ritenere “incompetente territorialmente” la procura della Capitale e lamentando che non sia stato fissato un nuovo interrogatorio.

“Ho la coscienza a posto, non ho mai piegato la funzione – ha aggiunto – mi ha eletto il Parlamento in seduta comune e ho il dovere di rispondere a chi mi ha eletto”.

Natoli, nel suo intervento in plenum, aveva detto che avrebbe “accettato e rispettato qualsiasi provvedimento”, aggiungendo pero’ che “nessuno potrà impedirmi di impugnarlo”. Inoltre, aveva definito l’eventuale sospensione come “un pericoloso precedente: basta che una procura iscriva chiunque tra voi – aveva detto, rivolgendosi ai consiglieri del Csm – nel registro degli indagati per vedervi sospesi. E quale è, quindi, l’indipendenza e l’autonomia del Consiglio?”.

Natoli, infine, ha parlato di “fango su di me” che “pero’ non mi ha scalfita, sono troppo onesta”, puntando il dito contro gli articoli di stampa in cui è stata messa in evidenza la sua amicizia con il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Finché i giornali scriveranno che una donna viene eletta non per meriti ma per l’amicizia con un uomo, allora ogni 8 marzo di quale tetto di cristallo parliamo? C’è un muro di gomma sulle donne”, ha concluso.

Il caso è nato dopo il colloquio privato avuto tra Natoli nei mesi scorsi, quando ancora faceva parte della sezione disciplinare, con la giudice catanese Maria Fascetto Sivillo, sottoposta a un procedimento disciplinare.

Agi