“Finalmente arriva dalla Regione Sicilia una risposta concreta nella lotta contro le droghe e le dipendenze. Abbiamo voluto fortemente questa legge che in maniera puntuale istituisce un sistema di prevenzione e di assistenza in grado di aiutare chi finisce nella morsa del crack e di altre sostanze psicotrope”.

Ci sono voluti mesi, e la voce autorevole del cardinale di Palermo, Corrado Lorefice, che durante la festa di Santa Rosalia ha tuonato contro i “mercanti di morte” e l’indifferenza della politica nei confronti di un fenomeno – soprattutto il crack – che in molte realtà sta assumendo dimensioni drammatiche, affinché l’Assemblea regionale siciliana approvasse una legge contro la droga. 

I commenti positivi per questo provvedimento tanto atteso, partono sia da destra che da sinistra. Questie le posizioni del gruppo della Lega e del M5S presenti all’Assemblea regionale siciliana. 

LA POSIZIONE DELLA LEGA. “Ci sono angoli e quartieri delle nostre città – dicono Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana e i deputati dello stesso partito, Luca Sammartino, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia, Salvo Geraci e l’assessore Mimmo Turano -, a partire da Palermo, che ci consegnano ragazzi e ragazze con la morte dentro a causa della dipendenza dalla droga. Con oltre 11 milioni di euro finanziamo norme che consentiranno, tra l’altro, l’avvio di unità mobili con medici e assistenti sociali che potranno agire in modo capillare nei quartieri a rischio”.

“La legge – spiega il gruppo della Lega – è anche il frutto di un confronto avviato con la società civile e con le varie realtà, anche familiari, e con la Chiesa cattolica palermitana. E’ un giorno importante per la politica che raramente riesce a viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda delle emergenze e dei drammi. Come forza di maggioranza siamo contenti che grazie all’impegno in prima persona del presidente della Regione Renato Schifani si sia riusciti a dare una copertura finanziaria adeguata, se pensiamo che dapprima lo stanziamento era di appena 500 mila euro”. 

LA POSIZIONE DEL M5S. “La legge sul crack è un aiuto importantissimo per le famiglie, l’emergenza è grande, dobbiamo partire subito per dare loro un grande supporto. Con l’intergruppo di cui faccio parte e che continuerà ad esistere anche dopo l’approvazione della norma, presseremo per ottenere al più presto i decreti attuativi, perché le leggi non camminano senza questi importanti strumenti. E chiedo al presidente della Regione, che ha dimostrato grande sensibilità sul tema, che si spenda in questo senso”.

Lo ha detto oggi in aula la vicecapogruppo M5S all’Ars Roberta Schillaci, che ha sottolineato l’importanza del momento, ringraziando “tutti gli attori e le forze politiche che hanno collaborato alla redazione del testo della legge”.

“Non c’è tempo da perdere – ha aggiunto Schillaci – tantissimi ragazzi rischiano di divenire degli zombie a causa di questa terribile droga facilmente reperibile, perché a buon mercato. Bisogna fare partire subito i centri di accoglienza e le comunità terapeutiche previste dalla legge”.

Redazione