Belpasso (Catania). Che fine ha fatto il Piano urbanistico generale (Pug)? Cosa si sta muovendo nel comune etneo dopo che il sindaco Carlo Caputo, la scorsa primavera, aveva annunciato enfaticamente l’avvio del nuovo Pug – anche attraverso riunioni con i cittadini che avrebbero potuto esprimere idee, proposte e dissensi – al posto del vecchio Piano regolatore generale (Prg), scaduto da oltre vent’anni e considerato superato da una recente legge regionale? Sono passati circa sei mesi e a Belpasso, sull’argomento, non si muove foglia. Almeno apparentemente.
Intanto il capo dell’Ufficio urbanistica, ingegnere Sebastiano Leonardi, al quale il primo cittadino aveva affidato la redazione del nuovo strumento urbanistico, è andato in pensione, mentre ieri lo stesso Caputo – tramite comunicato – ha denunciato che la responsabilità degli ultimi allagamenti registrati nel territorio per il maltempo è causato dall’”uso scriteriato del cemento” che “irresponsabilmente” è stato scaricato negli ultimi decenni.
Sul il Pug, che inevitabilmente è collegato a quest’ultima considerazione, silenzio assoluto.
Ieri però il consigliere Carmelo Carciotto (lista civica di centrodestra, in opposizione all’Amministrazione Caputo, anch’essa di centrodestra) ha pubblicato un post sui social con questo titolo: “Pug: le due facce della maggioranza”, volendo significare – almeno secondo la nostra interpretazione – che da un lato il sindaco annuncia l’avvio del procedimento del Pug, mentre dall’altro i consiglieri della sua stessa maggioranza lavorano sottotraccia in una direzione diversa.
Un modus operandi che in passato – su questa materia – abbiamo denunciato più volte (come non ricordare la netta contrapposizione fra il dire e il fare dello stesso sindaco?).
Il consigliere Carciotto (la cui posizione è condivisa dagli altri cinque componenti dell’opposizione), spiega che “ieri” al Comune “si è tenuta la riunione di commissione per discutere del regolamento sui diritti edificatori”.
Al di là dei tecnicismi contenuti nel post, l’esponente dell’opposizione afferma che nel corso dell’incontro “la maggioranza ha portato in commissione il regolamento del trasferimento dei diritti edificatori che consentirebbe lo spostamento di cubatura, sia sul territorio, che all’interno dell’agglomerato urbano”.
Si tratta, scrive Carciotto, della “stessa maggioranza che qualche mese fa ha annullato gli atti di revisione del vecchio Prg per adeguarsi alla nuova normativa urbanistica che prevede, in luogo del vecchio strumento, il nuovo Piano urbanistico generale”.
“Noi – afferma il consigliere, riferendosi ai colleghi dell’opposizione – abbiamo dissentito, avvertendo che questo regolamento, ora, è quantomeno inopportuno e che sia più corretto attendere la fine dell’iter di revisione del Pug”.
Il rappresentante della minoranza, in poche parole, vuole dire che qualsiasi regolamento, in materia urbanistica, non solo non può bypassare il nuovo Piano urbanistico, ma neanche gli stessi cittadini che erano stati chiamati a discuterne. Insomma: perché tutta questa fretta – si legge fra le righe – di portare in Commissione un regolamento che dovrebbe essere contenuto nel Pug?
E nel passo successivo viene spiegato quali conseguenze, un regolamento del genere, potrebbe innescare. Primo: “Una corsa alla vendita di cubatura con conseguente rischio di speculazione edilizia”. Secondo: “Non verrebbe garantita la perequazione urbanistica rischiando di desertificare un quartiere a vantaggio di un altro”. Terzo: “Il rischio di vanificare la nuova progettazione urbanistica del Pug prima del suo sorgere”.
Poi un appello alla Società civile: “Occorre che i movimenti – si legge – , le associazioni che in questi anni hanno chiesto a gran voce la redazione del nuovo Pug, intervengano per evitare che decisioni cosi delicate ed importanti passino a colpi di maggioranza al chiuso delle segrete mura del Municipio”.
Nella foto: il municipio di Belpasso (Catania)
Luciano Mirone
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