Malgrado alluvioni, allagamenti e vittime, il sindaco di Catania, Enrico Trantino e la sua Amministrazione, sembrano vivere in una sorta di “bolla d’aria” in cui queste calamità sembrano appartenere a un altro mondo. Questo, in sintesi, il pensiero del consigliere comunale del Pd, Matteo Bonaccorso, che, dopo la tremenda alluvione che l’altro giorno  ha colpito la città (l’ennesima), ha sferrato un atto d’accusa al primo cittadino, colpevole, secondo lui, di muoversi con notevole ritardo rispetto ad un fenomeno che a Catania si ripete ciclicamente da decenni.           

“Il Sindaco dice sui social – afferma in una nota il consigliere Bonaccorso – che sta dialogando con le università per trovare la soluzione migliore agli allagamenti che siamo ormai abituati a vivere quando piove per qualche ora. Ma perché ci sta pensando ora e non ha sfruttato il lungo periodo di assenza di piogge?”.

“Ieri – seguita l’esponente del Pd – il Consiglio comunale stava per trattare con molta superficialità questo tema che fino a poche settimane fa, nello stato emergenziale, era sui social di tutta la politica catanese. Mi sono sentito in dovere di porre al Sindaco le domande che tutti i catanesi si stanno facendo. Sappiamo che la pioggia, anche se non eccezionale, trasforma la città in un fiume in piena, quindi, perché durante il suo anno di amministrazione, il Sindaco Trantino non ha avviato un dialogo con tecnici e studiosi per trovare soluzioni che arginano il fenomeno ma lo ha fatto solo dopo l’emergenza? Perché lo ha fatto solo dopo che un rider ha rischiato la sua vita ed è stato salvato da Angela Isaac? Perché non è stato studiato un modo per far defluire le acque nel sottosuolo?”.

“Ho chiesto al Sindaco – afferma il consigliere dell’opposizione – perché non si è mai intervenuti sul tanto nominato canale di gronda. Un’opera progettata per buttare le acque che raccoglie a mare”.

Un controsenso, per l’esponente Dem, data la grande siccità che da molti mesi colpisce la Sicilia. Assurdo, secondo Bonaccorso, che la grande quantità di acqua piovana si perda a mare, quando si potrebbe raccogliere per far fronte al fabbisogno che si crea nei mesi poco piovosi.

“Ho invitato il Sindaco e l’Amministrazione – afferma Bonaccorso – a pensare ad un modo per recuperare quest’acqua che potrebbe essere riutilizzata”.

“Mentre queste domande i cittadini se le pongono ciclicamente da anni – si spiega nella nota -, il Sindaco e la Giunta ci hanno messo un anno per avviare i dialoghi con le Università. Sono comunque contento di sapere che oggi si terrà la prima riunione per trovare finalmente delle soluzioni al problema, come ha tenuto a chiarire il sindaco ieri in Consiglio comunale. Ma questa è stata l’unica risposta a tutti i miei quesiti e a tutte le mie proposte. Inaccettabile che la Giunta si nasconda dietro alle riunioni quando ha avuto più di un anno di tempo per farle. Il Sindaco deve dare immediate risposte riguardo il canale di gronda, non ignorare le domande dell’opposizione”.

Nella foto: una delle alluvioni che colpiscono Catania ciclicamente

Redazione