“Il Partito Democratico esprime la propria profonda preoccupazione per l’annunciata chiusura degli stabilimenti Eni-Versalis di Ragusa e Priolo. Questa decisione, comunicata con il piano di trasformazione e rilancio del business della chimica in Sicilia nell’ottica della decarbonizzazione, rappresenta un duro colpo per l’economia locale e per i lavoratori del settore”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, a proposito della decisione annunciata da Eni sugli stabilimenti di Ragusa e Priolo.
“Non possiamo accettare che settant’anni di storia industriale vengano cancellati con un colpo di spugna”, dichiara il segretario cittadino Peppe Calabrese, componente della segreteria regionale PD ed ex lavoratore dello stabilimento ibleo.
“La chiusura di questi impianti – seguita Calabrese – avrà ripercussioni gravissime sul nostro territorio, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro dello stabilimento e dell’indotto. Invitiamo tutte le forze politiche, sociali e sindacali a unirsi in una mobilitazione immediata per contrastare questa decisione e chiediamo al sindaco e a tutte le istituzioni di prendere una posizione chiara e di attivarsi per difendere il nostro territorio. È necessario un piano concreto per la riconversione industriale e per la tutela dei lavoratori”.
“E’ necessaria – afferma il deputato regionale del PD all’Ars, Nello Dipasquale – una transizione energetica sostenibile che però non può avvenire a discapito dell’occupazione e dello sviluppo economico locale. La decarbonizzazione è un obiettivo importante, ma deve essere perseguita attraverso un percorso graduale e concertato con le parti sociali. Per questo motivo, inoltre, chiederemo che il Presidente Schifani faccia sentire la propria voce. Non è possibile – aggiunge – che dopo anni di sfruttamento del territorio, non rimanga nulla per l’economia di questa parte dell’isola ”.
“Il PD di Ragusa e quello regionale – concludono Barbagallo e Calabrese – si faranno portavoce delle istanze dei lavoratori e della comunità ragusana, e lavoreranno senza sosta per scongiurare la chiusura degli stabilimenti ENI e per garantire un futuro migliore per il nostro territorio”.
Nella foto: lo stabilimento Eni di Priolo, in Sicilia
Redazione
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