Rifiuti in Sicilia. “Una forzatura mai vista, quella che, all’interno della legge omnibus, prevede i poteri speciali in questa materia al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Manca il presupposto essenziale, quello cioè dello stato di emergenza”. Lo denuncia il segretario regionale del PD Sicilia e deputato nazionale Anthony Barbagallo, intervenendo alla Camera.

“In questo momento in Sicilia – dice Barbagallo – non ci sono criticità particolari nella raccolta, nei conferimenti e non c’è neanche la calura che rende irrespirabile l’aria con l’ammassamento di rifiuti per strada che abbiamo visto in passato. Manca il presupposto giuridico, quello previsto in modo esplicito dalle direttive comunitarie per cui concedere i poteri speciali, in questo caso al presidente della Regione Siciliana”.

“I poteri speciali– aggiunge il segretario del Pd Sicilia – prevedono, tra le altre cose, la deroga al codice dei contratti pubblici e a tutti i vincoli ambientali previsti con la legislazione speciale regionale. Di fatto, in questo modo, si può procedere con l’affidamento diretto per tutti gli impianti, non solo per i termovalorizzatori, le cui previsioni peraltro, anche sulla loro localizzazione, sono illogiche ed astruse”.

“Quest’ultima situazione è grave – spiega Barbagallo -, tanto che anche l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) ha rilanciato il rischio di infiltrazioni mafiose a fronte dei continui affidamenti diretti che vengono effettuati in Sicilia. Il governo Meloni – prosegue – invece tira dritto, da questo orecchio non ci sente. Gli affidamenti diretti – avverte l’esponente Dem – rappresentano un obiettivo allettante per la mafia”. 

“Il PD si mobiliterà e impugneremo, come gia fatto con il piano rifiuti, ogni provvedimento che – sostiene Barbagallo – verrà adottato dal presidente Schifani utilizzando questa misura perché incostituzionale e contro l’ordinamento giuridico comunitario”.

“Infine, anziché pensare ai termovalorizzatori – puntualizza il segretario del Pd Sicilia -, che se va bene vedranno la luce tra almeno sei anni, Schifani pensi a realizzare gli impianti di compostaggio, visto che ben 14 progetti giacciono presso gli uffici della Regione”.

“Il rifiuto organico – conclude Barbagallo – rappresenta il 40% della raccolta differenziata: più se ne raccoglie, meno avremo bisogno di discariche e di inceneritori che il centrodestra, in Sicilia, promette di realizzare da vent’anni”.

Nella foto: una discarica di rifiuti in Sicilia

Redazione