L’opposizione presente nel Consiglio comunale di Belpasso (Catania) attacca l’amministrazione del sindaco Carlo Caputo sul costo delle tariffe cimiteriali, ritenuto eccessivo, mette in discussione il ruolo della società partecipata Etnambiente (che gestisce i servizi cimiteriali) e propone dei prezzi più economici “per andare incontro alle esigenze dei cittadini”.
La battaglia sul camposanto di Belpasso (va ricordato che qualche anno fa la maggioranza che sosteneva l’ex sindaco Daniele Motta, predecessore e collega di coalizione di Caputo, quindi entrambi politicamente sulla stessa lunghezza d’onda, voleva privatizzare la gestione cimiteriale attraverso una “finanza di progetto” poi fallita per la strenua posizione della Società civile e di alcuni consiglieri comunali) si sta giocando, al momento, nella I Commissione, in attesa che l’argomento approdi in Consiglio comunale.
Da una parte la minoranza di centrodestra formata da Forza Italia, Prima L’Italia, Salvo Licandri Sindaco e Il Quadrifoglio, dall’altra la formazione, anch’essa di centrodestra (nel civico consesso non ci sono rappresentanti della sinistra né del Movimento 5 Stelle), che appoggia il primo cittadino, formata soprattutto da esponenti di Fratelli d’Italia e del Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo.
Sul punto si sono già svolte quattro sedute di Commissione. L’opposizione contesta “l’ingiustificata sproporzione dei costi, del numero di lavoratori impiegati e del prezzo dei terreni per l’edificazione di tombe, cappelle e loculi dell’erigenda zona di ampliamento del cimitero”.
Nella nota inviata a L’Informazione, gli stessi consiglieri dichiarano che non si tratta di una opposizione preconcetta, ma di una posizione assunta dopo avere “studiato a fondo la tabella dei costi prospettati in Commissione dalla Società Etnambiente, che gestisce i servizi al cimitero”. Da essa – dicono i consiglieri di minoranza – “risultano notevolmente e indiscriminatamente, almeno a parer nostro, esosi i costi rappresentati in tabella”.
E giù una comparazione di dati fra quelli dell’Amministrazione e quelli dell’opposizione. “Nello specifico – si legge nel comunicato – abbiamo proposto di impiegare meno lavoratori e meno ore per l’espletamento di alcune operazioni cimiteriali. Ad esempio, sembra oggettivamente sproporzionato l’impiego di ben 3 unità lavorative, pagate 17 euro lorde l’ora, per compiere un’inumazione”.
“Ma è sul versante del monte orario, necessario a compiere le varie operazioni cimiteriali – si legge nel documento – , che la sproporzione della tabella proposta da Etnambiente (la società controllata dall’ente comunale) risulta in tutta la sua evidenza”.
Entrando nello specifico, i componenti di Forza Italia, di Prima L’Italia, di Salvo Licandri Sindaco e del Quadrifoglio affermano che “impiegare 2 ore per una tumulazione, 3 ore per un’inumazione, 3 ore per una tumulazione nelle tombe ipogee, 3 ore per un’esumazione, 3 ore per un’estumulazione, ben 7 ore per le operazioni di pulizia e potatura (quest’ultima operazione da compiersi tutti i giorni) ci sembrano, oltreché numeri eccessivi, il serio tentativo di attentare all’intelligenza di noi consiglieri comunali e, per nostro tramite, della cittadinanza tutta”.
L’opposizione propone “di abbassare il monte ore di lavoro” nel seguente modo: “1 ora per la tumulazione in loculi, 2 ore per la tumulazione in tombe ipogee, 2 ore per le inumazioni, 2 ore per le estumulazioni, 2 ore per le esumazioni, 5 ore per le operazioni di potatura e pulizia”.
“Numeri – affermano – che ci sembrano molto più in linea con quanto suggerisce la realtà e che, soprattutto per le operazioni di potatura e pulizia, se non resteranno solo su carta, dovrebbero consegnarci un cimitero su standard di potatura anglosassone piuttosto che un’area molto più simile a lande deserte e abbandonate di stile berbero come spesso è apparso il nostro cimitero comunale”.
Praticamente la minoranza dice che riducendo il monte ore impiegato per le varie operazioni, si potrebbe ricavare un risparmio dei costi considerevole rispetto a quanto proposto da Etnambiente.
Nello specifico: “Per una tumulazione – è scritto nella nota – si passerebbe da 138 euro (proposti da Etnambiente) a 93 euro (proposti della minoranza con -45 euro) e cosi via per le altre operazioni come per una tumulazione in tombe ipogee (da 291 euro a 172 euro con 119 euro in meno), le inumazioni che passerebbero da 258 euro a 100 euro (-158 euro), le esumazione straordinarie da 267 euro a 190 euro con -77 euro, la tumulazione in cappelle da 950 euro a 600 euro ( con 350 euro in meno), cosi come un notevole risparmio proponiamo per la voce pulizia e potatura riducendo di 22,69 euro al giorno, ipotizzando una settimana di 6 giorni lavorativi dal momento che il cimitero resta chiuso un solo giorno a settimana e ipotizzando che ogni giorno vengano espletate le operazioni di potatura e pulizia, per un totale di 136 ero a settimana che in un anno produrrebbero oltre 6 mila euro di risparmio”.
La minoranza va oltre e si sofferma sui costi dei terreni nei quali realizzare tombe e cappelle nella nuova ala del cimitero.
“La concessione di aree per realizzare tombe di famiglia – scrive l’opposizione – è di 400 euro al metro quadro. La minoranza propone di portarla a 260 euro (- 35%); il rinnovo della concessione di aree per tombe di famiglia privata da 320 euro proposti ai nostri 200 euro. Rispetto ai 600 euro al metro quadro proposti per la concessione di aree per la realizzazione di cappelle abbiamo proposto 450 euro fino ad arrivare a proporre la riduzione da 600 euro a 500 euro per le concessioni a circoli, confraternite per la costruzione di sepolcreti a sistema di tumulazione collettiva e abbiamo proposto di portare a 200 euro anzichè 240 euro il rinnovo delle concessioni agli stessi circoli”.
Ma è possibile tutto questo? I consiglieri di opposizione giurano di sì. Come? “Il costo necessario a finanziare l’urbanizzazione – dicono – della nuova area cimiteriale sarebbe interamente coperto dalla vendita dei lotti di terreno su cui realizzare tombe, loculi e cappelle e quelle per effettuare le inumazioni”.
E se queste proposte non dovessero trovare riscontro presso la maggioranza? “Continueremo a batterci – concludono Forza Italia, Prima L’Italia, Salvo Licandri Sindaco e Il Quadrifoglio – per dimostrare come gli aumenti proposti da Etnambiente siano iniqui e non supportati da ragioni di ordine pratico ed economico e che si tradurebbero solo nell’ennesimo, inutile e indesiderato balzello per le tasche dei cittadini”. Oggi questo giornale sentirà la versione del sindaco o di qualche rappresentante dell’Amministrazione.
Nella foto: l’ingresso del cimitero di Belpasso (Catania)
Redazione
Do ragione opposizione Licandri