Quando a dirigere il traffico di droga (in questo caso cocaina) sono le donne (tre: due agli arresti domiciliari, una finita in carcere), col supporto degli uomini (due: entrambi sottoposti all’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria) e quando costoro vengono accusate di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona a scopo d’estorsione, tentata estorsione e lesioni personali, reati aggravati, tra l’altro, per aver commesso il fatto in più persone riunite e in orario notturno.
Su delega della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione di Calatabiano (Catania), con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di Giuseppa Manuela STRANGI, nata a Taormina (Messina) il 16 giugno 1988, con precedenti di polizia (destinataria di custodia cautelare in carcere); Palmina BRANDO Palmina, nata a Giarre (Catania) il 5 aprile 1988, pregiudicata (destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari) e Melania RANERI, nata a Taormina il 2 maggio 1987, pregiudicata (destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari).
Altri due uomini, rispettivamente di 30 e 40 anni, sempre di Calatabiano, sono stati invece sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
La vicenda dalla quale trae origine l’emissione della misura cautelare, avrebbe avuto inizio lo scorso 16 giugno 2023 allorché, gli stessi, al fine di recuperare il credito maturato dalla cessione e conseguente mancato pagamento di dosi di cocaina, avrebbero sequestrato e malmenato una 40enne di Taormina per costringerla a pagare i debiti.
In particolare, BRANDO, RANERI e il 30enne di Calatabiano, dopo aver atteso l’arrivo della vittima sotto la sua abitazione, in un noto residence di Taormina, l’avrebbero, subito bloccata al suo arrivo, costringendola a seguirli presso la loro abitazione, a Calatabiano, dove vi era ad attenderli sulla strada, Giuseppa Manuela STRANGI e il 40enne.
Dentro l’abitazione, la donna sarebbe stata, quindi, picchiata e minacciata di morte se non avesse saldato il debito di droga ammontante a circa 2 mila Euro.
La 40enne, successivamente, sarebbe stata poi liberata, dopo qualche ora, per intercessione di altro indagato, non destinatario dell’odierna misura cautelare, che avrebbe convinto i sodali a concederle una dilazione di pagamento.
A seguito della querela della vittima, la Stazione Carabinieri di Calatabiano, sotto la direzione della Procura della Repubblica etnea, ha avviato le indagini che hanno consentito di raccogliere “plurimi e gravi elementi di responsabilità a carico degli indagati”.
A supporto delle dichiarazioni della denunciante, gli investigatori hanno immediatamente analizzato i filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione della vittima, nel noto residence di Taormina, e quelli davanti all’abitazione di uno degli odierni indagati, grazie ai quali sono stati acquisiti i riscontri che hanno confermato il racconto della vittima.
Determinante è stata l’acquisizione dei messaggi vocali e di alcune chat contenenti esplicite minacce di violenza fisica nei confronti della vittima, qualora non avesse aderito alle loro richieste.
Redazione
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