L’ospedale degli orrori. L’ospedale in cui, oltre a vedere, sparsi per terra, referti radiologici, cartelle cliniche e apparecchiature, ci trovi anche “feti abortiti e resti umani”. E’ l’ospedale “Ascoli-Tomaselli” di Catania, su cui il deputato all’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Zitelli (assieme al capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza), dopo il servizio sul sito online di LiveSicilia, ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta urgente scritta. 

“Ho appreso con sgomento – afferma il parlamentare, segretario della Commissione Salute, Servizi sociali e Sanitari – delle condizioni di totale degrado in cui versa la struttura in via Passo Gravina (di proprietà dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e alta specializzazione “Giuseppe Garibaldi”) e della mancata rimozione dei rifiuti biologici che non sono stati mai trattati secondo le normative di settore: dal resoconto giornalistico emerge che non vi siano soltanto referti radiologici, cartelle cliniche e apparecchiature, ma anche feti abortiti e resti umani”.

Il deputato all’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Zitelli (Fratelli d’Italia), autore dell’interrogazione assieme al collega Giorgio Assenza. Sopra: uno scorcio dell’ospedale “Ascoli Tomaselli” di Catania

“Ciò che più inorridisce – prosegue – è l’accesso indisturbato di ragazzini che entrano nella struttura in cui sono disseminati embrioni, organi e ossa umane”.

Particolari raccapriccianti, dice la nota, che, insieme al pericolo sanitario, raccontano una storia di abbandono, iniziato nel 2009, su cui Zitelli chiede “notizie immediate” al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore alla Salute Giovanna Volo.

“Da quanto si apprende – spiega il deputato regionale – sembrerebbe che, a causa dello stato in cui versano gli immobili che necessitano di interventi manutentivi, non sia stato possibile, a oggi, utilizzarli”.

Come racconta il deputato, nel 2005 è stato inaugurato e avviato all’esercizio di attività sanitaria il presidio ospedaliero “Nesima” quale struttura funzionale e di proprietà dell’ARNAS “Garibaldi” di Catania, che avrebbe progressivamente assorbito reparti, personale e attrezzature dei presidi “Ascoli” e “Tomaselli”.

Nel 2013 la Regione Siciliana sottoscrisse un protocollo per la nascita di una cittadella giudiziaria all’interno dell’ex ospedale e, nel 2018, l’allora presidente Nello Musumeci siglò un accordo con l’azienda “Garibaldi”, proprietaria della struttura, per la costruzione di un centro direzionale. Durante il periodo del COVID,  il giardino che lambisce il nosocomio venne utilizzato per effettuare i tamponi.

“Chiedo al presidente e all’assessore al ramo – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – di verificare quali iniziative abbia messo in campo l’ARNAS ‘Garibaldi’ di Catania all’atto del trasferimento dei reparti dall’ospedale ‘Ascoli Tomaselli’ al presidio ospedaliero di Nesima, valutando inoltre se le azioni di vigilanza e monitoraggio dei luoghi interessati siano state costantemente eseguite e se siano stati adottati i provvedimenti di competenza da parte dei responsabili degli uffici preposti”.

Redazione