Sono oltre 30 le richieste di soccorso a Torre Archirafi, frazione di Riposto, in provincia di Catania, dove le strade si sono trasformate in fiumi. Sotto una pioggia battente gli automezzi vengono trascinati dalla furia dell’acqua in mare. Non vi è al momento notizia di dispersi. Così l’Ansa di oggi.
Ad Aci Sant’Antonio i pompieri hanno soccorso alcuni automobilisti bloccati nelle loro auto in via Aldo Moro, dove sono intervenuti per alcune persone rimaste dentro un supermercato completamente allagato. Ad Acireale una persona è stata soccorsa in un’abitazione allagata in via Rocco Chinnici.
Vigili del fuoco stanno intervenendo con un mezzo anfibio ad Altarello, frazione di Riposto, nel Catanese, dove un fiume è esondato ed ha invaso il piano terra di un’abitazione: all’interno vi erano quattro persone, due delle quali disabili.
Dalle 8 di stamane gli interventi per il maltempo dei pompieri del Comando di Catania in tutta la provincia sono stati 64.
Tredici interventi riguardano il soccorso a persone, danni, servizi di assistenza, dissesti statici e recupero di autovetture e veicoli.
Duro nei confronti della Regione Sicilia e del governo nazionale il commento del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo: “Fiumi esondati, decine di interventi da parte dei vigli del fuoco per salvare cittadini bloccati in casa o nelle auto in panne, automobili trascinate in mare dalla furia dell’acqua, argini distrutti, imprese e attività commerciali allagate e vie di comunicazione inagibili. Piove in queste ore nella Sicilia orientale, ed è un bollettino di guerra, una vera apocalisse ciò che succede nel Siracusano ma nelle zone del Catanese, a Riposto, Santa Venerina, Giarre, Acireale, Aci Sant’Antonio. I sindaci sono in allarme, ieri le scuole sono state chiuse per motivi di sicurezza. I danni sono ingenti ma ancora è impossibile quantificarli. Servono misure urgenti di assistenza alla popolazione e per la messa in sicurezza di abitazioni e attività commerciali”.
“Rivolgo un appello – dice Barbagallo – al ministro della Protezione civile Nello Musumeci che da siciliano conosce bene la situazione: non si può perdere altro tempo, servono interventi concreti per assistere la popolazione e ripristinare la sicurezza dopo l’esondazione del torrente Babbo, nel Catanese. E’ chiaro che la mancata manutenzione dei fiumi e degli argini – aggiunge – e gli scarsi o inesistenti finanziamenti sul dissesto idrogeologico portano alle drammatiche conseguenze che stiamo vivendo in queste ore. Mi auguro che, proprio mentre si discute di mance, mancette e risorse pubbliche per finanziare sagre e associazioni con affidamenti diretti senza bando, il governo regionale si attivi con urgenza e intervenga concretamente – conclude – prima che le conseguenze siano irreparabili e ancora più gravi”.
Nella foto: il maltempo che sta flagellando la Sicilia orientale
Redazione
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