“L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) non ha svolto studi sul rischio sismico  che correrebbe il Ponte sullo Stretto di Messina. Meloni stoppi il progetto”. Dopo decenni di discussioni, di polemiche e di accuse, si scopre che non esiste uno studio dell’Ingv sul rischio sismico – così viene denunciato – che può correre l'”opera più importante della storia d’Italia” (per dirla con Salvini) che verrebbe realizzata in una delle zone a più alto rischio di terremoti del mondo.

Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, che ha predisposto un “atto ispettivo urgente” rivolto alla premier Giorgia Meloni dopo quanto scoperto e denunciato dal quotidiano La Repubblica.

“Ma stiamo parlando del Ponte sullo Stretto di Messina – si chiede Barbagallo – o di una infrastruttura costruita con i mattoncini Lego su una zona al alto rischio sismico su cui non sono stati fatti i dovuti approfondimenti relativi ad una delle faglie più pericolose, ovvero quella attiva tra la Sicilia e la Calabria?”

“Non esiste uno studio – spiega il segretario del Pd Sicilia – da parte dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sull’argomento, contrariamente a quanto sostenuto dalla commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente. E di questo – dice Barbagalo – vogliamo che la presidente del consiglio Giorgia Meloni in persona risponda in Parlamento”.

“Diciamo da tempo che il Ponte sullo Stretto – prosegue il deputato nazionale – è un’opera faraonica ma di pura propaganda che sottrae risorse ingenti al vero sviluppo del Mezzogiorno. Ma qui siamo di fronte a una vera e propria volontà di costruire artatamente i presupposti per la sua costruzione, producendo documentazione incompleta, o del tutto assente”.

“Le dichiarazioni del presidente di Ingv – conclude Barbagallo -, che afferma che l’Istituto ‘non ha avuto alcun incarico da parte della società Stretto di Messina a svolgere indagini sulla presenza di faglia attive’, impongono senso di responsabilità e un doveroso stop al progetto in attesa di studi dettagliati e completi”.

Nella foto: la simulazione plastica del Ponte sullo Stretto di Messina

Redazione