“Una manovra spot”. Opposizioni molto critiche nei confronti del governo siciliano presieduto da Renato Schifani che ieri a sala d’Ercole ha approvato il ddl di la variazione di bilancio. Questi i commenti del M5S e del Pd.     

“La netta sensazione – dice il capogruppo 5 Stelle all’Ars, Antonio De Luca – che traspare leggendo questa variazione di bilancio è che allo stesso  governo, che l’ha  confezionata, interessa poco, il suo vero  obiettivo è la finanziaria che bussa alle porte. Per ora bastano le norme spot e i proclami, e se non si riesce a spendere le somme relative, nessun problema, andranno a copertura del disavanzo”.

“Tutti – dice – qui mastichiamo un po’ di strumenti finanziari per non capire  la vera filosofia di questa manovra, che contiene tantissime norme, qualcuna anche accettabile,  che andrebbero proposte in una finanziaria e non certo in una variazione. Sono tantissime le norme che andrebbero approfondite e tantissime quelle discutibili;  una su tutte? Il prestito agli studenti, che se devono essere finanziati, non è certo con un debito che li fa partire con una zavorra. Se vogliamo dare veramente un aiuto agli studenti siciliani, lo si faccia a fondo perduto”.

A fare eco al capogruppo pentastellato, il parlamentare regionale del Pd Antonello Cracolici: “Questa manovra rischia di essere come il prezzemolo: se ne mette un po’ su ogni settore, dall’agricoltura alle imprese, dalla siccità ai disabili, ma il prezzemolo da solo non risolve nulla”.

“Il governo siciliano – ha aggiunto – si vanta di avere somme da utilizzare per coprire il disavanzo, la verità è che nella maggior parte dei casi queste somme sono figlie dell’improvvisazione, basta guardare i 50 milioni che erano stati destinati al sostegno all’occupazione e che non sono mai state utilizzate”.

 “Il governo annuncia norme che nascono come spot e non come soluzioni concrete ai veri problemi della Sicilia, l’anno prossimo – ha proseguito Cracolici – probabilmente scopriremo che una parte di questa manovra non vedrà attuazione. Assessore Dagnino, lei rivendica di essere un ‘tecnico’, allora io le chiedo di ‘fare il tecnico’ e di assicurarsi che le norme che voteremo siano effettivamente attuabili”.

“Una misura concreta può essere il contributo per pagare gli interessi per i mutui necessari alle ristrutturazioni edilizie nei centri storici – ha concluso Cracolici – è una norma già esistente che parla ai siciliani, perché non prevedere nuovi fondi in questa direzione?”.

Redazione