«Dopo aver denunciato, sia per iscritto che attraverso i media, le numerose difficoltà che affliggono i lavoratori dell’AMTS (Azienda metropolitana trasporti e sosta) di Catania, ci troviamo costretti a tornare sull’argomento a causa dell’assenza di risposte da parte della Società, del Sindaco e dell’Amministrazione comunale (quest’ultima detentrice del 100% delle quote della partecipata comunale)». Così interviene Giuseppe Scannella, Segretario regionale dell’UGL Autoferrotranvieri.
«Nonostante le nostre continue richieste di incontro e le reiterate sollecitazioni – prosegue il rappresentante sindacale – ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro da parte del Sindaco. È una situazione inaccettabile, che denota scarso interesse verso le problematiche dei lavoratori».
Scannella pone l’accento sulle condizioni sempre più difficili in cui operano i dipendenti dell’AMTS: «Questa situazione, aggravata da alcune scelte discutibili dell’Azienda, sta costringendo i lavoratori a vivere in un clima di ansia e di stress costante, con ripercussioni sulla loro capacità di operare in maniera efficiente ed efficace».
«Le problematiche – aggiunge Scannella – si stanno aggravando. I lavoratori sono costretti ad affrontare turni di lavoro estenuanti, spesso con ore di guida superiori a quelle previste dal contratto nazionale di categoria. Inoltre, riscontriamo gravi difficoltà nell’utilizzo dei permessi brevi e nell’applicazione dei diritti garantiti dalla legge 104, oltre a incongruenze nelle buste paga. Questo quadro sta generando un clima di crescente insoddisfazione tra il personale, che si vede negato l’accesso a diritti fondamentali».
«Come UGL Autoferrotranvieri – conclude il Segretario – chiediamo con urgenza un incontro con il Sindaco. Non possiamo più aspettare. È necessario discutere e risolvere tutte le criticità che stanno penalizzando i lavoratori e, di riflesso, il servizio pubblico offerto alla cittadinanza. È tempo che l’Amministrazione comunale riconosca le istanze di chi rappresenta il vero motore di questa azienda».
Redazione
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