Mille firme per Mistretta Patrimonio Unesco. Questo il bilancio provvisorio della petizione (ancora in corso) lanciata dal presidente della locale Pro Loco, Massimo Russo, sulla piattaforma change.org, in seguito alla proposta lanciata da questo giornale di inserire questo paese situato sui monti Nebrodi, in provincia di Messina, nel registro dei siti Unesco.

La petizione, partita in sordina qualche mese fa, sta registrando questo grande risultato. “Grande”, ovviamente per noi (quindi concetto del tutto opinabile e quindi discutibile), perché questo paese a mille metri sul livello del mare, al confine con la provincia di Palermo, è poco conosciuto da moltissime persone a causa delle vie di comunicazioni tutt’altro che agevoli.

Eppure è un luogo di rara bellezza, forse (paradossalmente) perché poco conosciuto dalla grande massa e quindi poco sfruttato dal punto di vista turistico, Mistretta ha mantenuto quell’identità agro pastorale che in Sicilia pochi comuni possono vantare.

Ecco perché mille firme sono tante. Ecco perché quelle riunioni online fra alcune associazioni locali e la redazione di questo giornale rappresentano un punto di partenza importante per continuare su questa strada.

Firme arrivate dalla Sicilia, dall’Italia e addirittura dall’estero, che dimostrano le grandi potenzialità che la “Capitale dei Nebrodi” o la “Regina dei Nebrodi”, definita così da Federico II, possiede per essere promossa a livello internazionale.

Dallo scorso agosto (quando la nostra proposta è partita) fino a oggi, L’Informazione ha avviato un dibattito con diverse personalità (rappresentanti istituzionali, intellettuali, presidenti di associazioni) interessate a vario titolo a questa proposta.

Nel frattempo Mistretta ha ottenuto un prestigioso riconoscimento: finalista del concorso “Capitale del libro 2024”, al quale si affianca quello di “Città di pietra” ricevuto qualche anno fa.

Sull’inserimento nel registro Unesco sono emerse varie ipotesi su cui val la pena lavorare con un convegno da organizzare in primavera e con altre iniziative su cui vi terremo informati.

Intanto il dibattito avviato da questo giornale continuerà per cercare di tenere i riflettori accesi su questo scrigno dorato che da mille metri splende in tutta la Sicilia. Brindiamo a queste mille firme e crediamoci fino in fondo.

Luciano Mirone