“A Belpasso (Catania) erigere una tomba o una cappella costa più che costruire una casa”. “Roba da non crederci”, a sentire i consiglieri dell’opposizione in Consiglio comunale, ma se si leggono le cifre fornite dalla stessa minoranza, e finora non smentite né dal sindaco, né dagli assessori, né tantomeno dai consiglieri che sostengono la Giunta, ci sarebbe da dire che si tratta di aumenti clamorosi.

“Per una concessione di terreni per una tomba – dice l’opposizione – si è passati da 77,50 Euro a 400 Euro al metro quadro”. Stessa cosa, aggiungono gli stessi consiglieri, per la concessione dei terreni per le cappelle: da 116 a 600 Euro al metro quadro. Idem per i rinnovi delle concessioni di tombe e cappelle, rispettivamente da 62 a 320 Euro al metro quadro e da 95 a 480 Euro al metro quadro”. A questo bisogna aggiungere altri tre  aumenti: da 82 a 138 Euro per una tumulazione. Da 20 a 235 Euro per una estumulazione. Da 15 a 267 Euro per una esumazione.

 

A fronte di tutto ciò, sostengono ancora i gruppi consiliari di Forza Italia, Prima l’Italia, Salvo Licandri Sindaco e Il Quadrifoglio, bisogna registrare un altro aumento: gli stipendi del sindaco, del vice sindaco e degli assessori comunali (anche loro di centrodestra). Una denuncia contenuta in un volantino che l’opposizione sta facendo circolare in città.

Il volantino realizzato dall’opposizione presente nel Consiglio comunale di Belpasso (Catania). Sopra: l’ingresso del cimitero della cittadina etnea

 “Troppo sproporzionato – per gli autori del documento – il numero di ore previste per compiere i vari servizi  cimiteriali (dalle tumulazioni alla cura del verde), ed abnorme l’aumento dei costi per avere in concessione un terreno per edificare tombe o cappelle”.

“Con un colpo di mano – scrive l’opposizione – nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 9 dicembre, i consiglieri della maggioranza (Vadalà, Pappalardo, Magrì, Motta, Tocra, Guglielmino, Vinci, Cariola e D’Urso), hanno votato il regolamento che aumenta le tariffe facendo schizzare i prezzi”.

M c’è dell’altro. A questo bisogna aggiungere che dal 2023 al 2024 l’aumento della Tari è stata pari al 18 per cento, della Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) da 50 a 100 Euro, mentre per un accesso agli atti da 10 a 70 Euro per le pratiche di oltre 5 anni, e da 10 a 45 Euro per le pratiche con meno di 5 anni.

Passiamo agli aumenti degli stipendi decisi nell’ultimo anno e mezzo (sindaco Carlo Caputo).

L’emolumento mensile del sindaco, nel 2023 era di 3mila 98 Euro. Nel 2024 è arrivato a 3mila 707 Euro, per subire un ulteriore aumento alcuni mesi dopo: 4mila 140 Euro.

Vice sindaco. Nel 2023 la cifra passa da 1704 Euro a 2 mila 39 Euro, per aumentare ancora nel 2024: da 2 mila 39 Euro a 2 mila 277 Euro.

Assessori: da 1139 a 1668 Euro nel 2023, fino a 1863 nel 2024.

Redazione