Nel quarantunesimo anniversario dell’uccisione per mano mafiosa del giornalista catanese Giuseppe Fava, il sindaco Enrico Trantino, anche a nome di tutta la giunta comunale, diffonde una nota per la stampa per ricordare l’intellettuale, ma alla cerimonia per ricordarlo manda il suo vice, Paolo La Greca (nella stessa nota non sono spiegati i motivi della sua assenza).

Quello che segue, il comunicato del sindaco per ricordare Fava: “A distanza di tanti anni dalla sua uccisione – dichiara Trantino -, la città di Catania ricorda con emozione l’impegno meritorio per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata, di un valoroso giornalista e scrittore, che seppe coniugare il rigore informativo con quello della denuncia di tanti mali della Sicilia e di Catania, nell’interesse della verità e della giustizia”.

“Sono rimasti un monito indelebile – afferma il sindaco -, a memoria futura anche per le nuove generazioni, le sue denunce del malaffare e lo sfruttamento delle risorse pubbliche per interessi illeciti, descritte con impareggiabile coraggio nelle battaglie civili di cui si è reso protagonista con i suoi scritti, ancora di grande attualità”.

Al presidio cittadino promosso nel pomeriggio sul luogo dell’agguato di 41 anni fa con la lapide che lo ricorda – conclude la nota del sindaco -, l’Amministrazione Comunale è stata rappresentata dal vicesindaco Paolo La Greca che ha deposto un mazzo di fiori in memoria di Giuseppe Fava.

Per la cronaca, oggi, 6 gennaio, a quarantaquattro anni dalla morte dell’ex presidente della Regione Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica, Sergio, in occasione della commemorazione sul luogo del delitto, analoga decisione del sindaco di Catania hanno preso il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Nella foto: il vice sindaco di Catania, Paolo La Greca, durante la commemorazione del giornalista Giuseppe Fava, a 41 anni dal delitto mafioso

Redazione