“Da parte della Chiesa siciliana è necessario un impegno più deciso nella lotta contro la mafia”. E’ l’appello lanciato da don Luigi Ciotti in occasione della Conferenza Episcopale Siciliana (CESi), presieduta da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi, riunitasi nei giorni scorsi nella sede di Palermo per riflettere su diversi temi di rilevanza ecclesiale e sociale.

Si è discusso di antimafia, di impegno civile, di riutilizzo dei beni confiscati e di memoria storica. Tutto questo è stato evidenziato dall’intervento di Don Luigi Ciotti che ha presentato le attività dell’Associazione Libera ed ha promosso la “Giornata della Memoria e dell’Impegno” per le vittime delle mafie, che si terrà il 21 marzo a Trapani.

“I Vescovi, accogliendo don Ciotti – si legge nella nota della Cesi – , hanno ribadito l’impegno della Chiesa siciliana contro la mafia e ogni forma di illegalità”.

“Don Luigi – dichiara mons. Raspanti – ha sottolineato non solo l’importanza della lotta contro l’illegalità, ma soprattutto il valore dell’educazione dei giovani, che rappresentano il cuore della nostra società”.

Questo il concetto espresso dal don Luigi Ciotti: “Si è riflettuto sul ruolo della Chiesa e sulla necessità di unire la testimonianza cristiana con la responsabilità civile. Nonostante gli sforzi ed i sacrifici finora compiuti, il fenomeno mafioso persiste con rapporti sempre più pragmatici e diffusi tra mafia, politica e corruzione. È emersa l’urgenza di un impegno più deciso da parte di tutti, compresa la Chiesa, per diventare una forza etica e sociale. La Chiesa è chiamata a un’azione più incisiva, pur riconoscendo le numerose testimonianze positive esistenti, per contribuire al bene comune con un rinnovato slancio”.

Si è discusso, anche, dell’educazione dei giovani e quindi sull’importanza degli oratori. “Abbiamo deciso – continua Raspanti – di approfondire e studiare come rimodulare questa straordinaria attività educativa rivolta ai giovani, alla luce del protocollo firmato con il governo regionale, che ha riconosciuto il valore sociale, civile e culturale degli oratori”.

Infine, è stato approvato un Master allo Studio Teologico San Paolo di Catania per Animatori e Formatori Vocazionali, che prevede un percorso dedicato a chi vuole accompagnare e orientare nella scoperta della personale vocazione, secondo il Vangelo.

Ha concluso il Presidente Raspanti: “Abbiamo affrontato il tema delle vocazioni, intese non solo come chiamata al sacerdozio, ma come scoperta di ciò che Dio chiede a ciascuno di noi, in qualsiasi ambito della vita. In quest’ottica, abbiamo approvato e patrocinato un Master dedicato a coloro che desiderano accompagnare e guidare giovani e meno giovani nella scoperta della propria vocazione e del senso della propria vita, vivendo la quotidianità secondo il Vangelo”.

La Cesi è terminata con la scelta, da parte dei vescovi, di tenere la Sessione autunnale della Conferenza Episcopale Siciliana a Tunisi dal 15 al 18 settembre 2025, in visita alla Chiesa tunisina.

Redazione