Matteo Cornelius Sullivan, reggente del Partito della Alternativa Monarchica, redige un comunicato stampa inviato a L’Informazione per stigmatizzare duramente il viaggio improvviso della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni negli Stati Uniti per incontrare il prossimo presidente degli Usa Donald Trump (si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio) perché – dice l’inquilina di Palazzo Chigi – “voleva vedermi”. Un fatto “grave”, afferma il reggente del Partito della Alternativa Monarchica. Vediamo perché.
“In merito al recente viaggio del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, in visita a Donald Trump – scrive Sullivan -, prossimo Presidente USA, è bene notare che il Presidente in carica degli Stati Uniti d’America è ancora Joe Biden, mentre Trump sarà in carica ufficialmente dal 20/01/2025, quindi, anche se la visita non è ‘ufficiale’, ritengo si tratti di una grave situazione diplomatica”.
“Piaccia o no – seguita lo scrivente – , gli Stati Uniti d’America sono uno dei principali alleati dell’Italia, oltre che partner commerciali ecc., ma a prescindere da questo, un rappresentante dello Stato, come un Primo Ministro, non dovrebbe mai recarsi in uno Stato riconosciuto dal proprio Paese e con cui si hanno relazioni diplomatiche, per andare da un politico per ragioni di simpatia o di affinità politica, quando questo non è in carica, snobbando invece il Capo di Stato in carica”.
“Questi comportamenti – incalza Sullivan – non dimostrano solo una mancanza di educazione e di stile, ma proprio della mancanza del senso di Stato”.
“Ed è un fatto grave – puntualizza l’estensore del documento – anche perché questi comportamenti dimostrano quanto il senso della gestione del potere sia caduto in basso”.
“I politici eletti – prosegue il presidente del partito monarchico – sembrano sempre meno interessati a rappresentare la Nazione e lo Stato in modo corretto e dignitoso, mentre sembrano solo interessati alla propria parte politica o ideologica. Questo è un grave difetto nella politica contemporanea che è molto più evidente nelle repubbliche, rispetto alle monarchie, perché la verticalizzazione del potere partitico raggiunge l’apice della società e i politici che vengono eletti, sono sempre meno persone di cultura”.
Nella foto: la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, col prossimo presidente Usa Donald Trump
Redazione
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