Accuse al vetriolo del Pd siciliano al movimento di Cateno De Luca, Sud chiama Nord, recentemente passato all’Assemblea regionale siciliana dalle file dell’opposizione di centrosinistra al sostegno del governo di centrodestra di Renato Schifani.
“Siamo davanti ad un classico caso in cui gli ex oppositori, convertitisi sulla via di palazzo d’Orleans, diventano i più zelanti difensori del governo. C’è da capirlo, visti i lauti contributi elargiti ai comuni di riferimento della sparuta pattuglia restante dei deputati di Sud chiama Nord”.
Sergio Lima, componente della segreteria regionale del Pd Sicilia e componente della Direzione nazionale Dem, replica alla nota degli esponenti di Sud chiama Nord, Laura Castelli e Danilo Lo Giudice.
“La ex grillina Castelli – dice Lima -, già sottosegretaria alla gaffes e agli scivoloni, non si prenda pena per i deputati regionali del Pd il cui lavoro di miglioramento sulle norme generali in finanziaria regionale è conosciuto”.
“Ancora meno – prosegue Lima – si preoccupi per il dibattito interno ed il congresso di un partito che non si comporta come un navigatore impazzito alla continua ricerca di qualche briciola di potere e non cambia linea con una diretta folcloristica su qualche social”.
“Infine sulle elezioni europee – conclude il componente della segreteria regionale – ci parrebbe ingeneroso e poco elegante discutere su Sud chiama Nord, che è stato più visibile per le fantasiose operazioni di grafica che per il risultato elettorale”.
Nella foto: Cateno de Luca, leader del movimento Sud chiama Nord, e sindaco di Taormina (Messina)
Redazione
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