Neanche la pioggia ha fermato l’entusiasmo del pubblico intervenuto numerosissimo il 4 gennaio al Teatro Antico di Taormina per assistere al nuovo format del Concerto di Capodanno organizzato dal Coro Lirico Siciliano, fondato e guidato da due musicisti e operatori culturali come Francesco Costa e Alberto Munafò Siragusa, rispettivamente direttore artistico e presidente.
La novità del progetto puntava sull’alternanza delle immortali composizioni di Ennio Morricone e Franco Battiato, un connubio emozionante per un benvenuto al 2025, appena turbato nell’ultima parte da una pioggerella che non ha scoraggiato gli oltre 2 mila spettatori armati o meno di ombrello, ma determinati a godere fino in fondo una scaletta musicale ricchissima.
La potenza delle note ha così compattato l’entusiasmo di una platea che attendeva di essere aggregata, in senso metaforico e letterale, intorno ad un “Centro di gravità permanente”. Lo stesso successo si è ripetuto il 5 gennaio nel Teatro greco di Tindari sul versante tirrenico della Sicilia.
Come sottolineano Francesco Costa e Alberto Munafò Siragusa, “siamo tra quelli che credono che la musica può e deve avere una funzione salvifica e taumaturgica, per il corpo e per lo spirito. Una convinzione che abbiamo voluto riassumere nel titolo del programma augurale per il nuovo anno: Da Morricone a Battiato: la ‘cura’ dell’eterno. Il richiamo esercitato dall’evento su residenti e turisti conferma altresì il rapporto privilegiato instaurato dal Coro Lirico Siciliano con le suggestive cavee classiche della Magna Grecia. Si tratta di una vera e propria sontuosa anticipazione della settima edizione del Festival lirico dei teatri di pietra, che regala la ‘meraviglia’ di performance che uniscono l’energia della musica e quella pietra, approdando ad aneliti di attica bellezza”.
In questa visione il maestro Francesco Costa è salito ancora una volta sul podio per dirigere con sapiente duttilità le formazioni corali e orchestrali insieme alle tre straordinarie voci soliste. Se Rita Botto ha privilegiato il repertorio di Battiato, Pierdavide Carone ha dato vita ad una luminosa interpretazione dell’antologia Ennio’s songs, mentre Alberto Munafò Siragusa ha offerto un’esaltante esecuzione del brano cult La cura.
Ovazioni hanno premiato anche altre pagine celeberrime del compositore romano, Ennio Morricone, e del poeta etneo Franco Battiato, e il conclusivo “Centro di gravità permanente” ha galvanizzato gli astanti in un rito collettivo e partecipato.
Gli eventi sono stati realizzati in collaborazione con i Parchi archeologici di Naxos-Taormina e di Tindari.
Redazione
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