“Gli oltre 13.000 lavoratori della più grande azienda di microelettronica presente in Italia, meritano risposte immediate e concrete. È necessario fare ogni sforzo istituzionale per salvaguardare il sito produttivo di STMicroelectronics di Catania ed impedire che eventuali colpe o negligenze del management  possano ricadere sui dipendenti”.

Così Ersilia Saverino parlamentare all’Assemblea regionale siciliana del Partito democratico ed il capogruppo Michele Catanzaro intervengono sulla grave crisi che ha colpito l’azienda.

“Il governo nazionale aveva annunciato investimenti per il rilancio della società di semiconduttori – prosegue Saverino – ora invece al silenzio delle istituzioni fa eco la notizia di un piano di ristrutturazione aziendale che si annuncia come l’anticamera di tagli inaccettabili. Oggi in commissione Attività Produttive all’Ars avremmo voluto avviare un confronto con i rappresentanti della governance aziendale che, invece, hanno disertato la riunione”. 

“STMicroelectronics – spiega l’esponente del Pd siciliano – è un asset strategico per l’Italia e per la Sicilia.  E’ importante – continua – che la Regione siciliana agisca al più presto sul governo nazionale per la convocazione del tavolo tecnico chiesto dalle organizzazioni sindacali. E’ un problema che ci tocca da vicino, tenuto conto che l’eventuale ridimensionamento della sede catanese sarebbe un colpo mortale per le speranze di crescita della nostra economia e dei livelli occupazionali”.

A stretto giro di posta, sempre in merito alla crisi di StM, interviene il Movimento Cinque Stelle: “Una risoluzione urgente che impegna il governo regionale ad incalzare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a convocare il tavolo tecnico per avere chiarezza sul destino occupazionale dei lavoratori del polo industriale della STMicroelectronics e di tutto il comparto”. 

Ad annunciarlo la deputata della Regione Sicilia del Movimento 5 Stelle Lidia Adorno a margine dell’audizione in Commissione Attività Produttive, organizzata proprio dalla deputata catanese, grazie alla disponibilità del presidente della medesima commissione Gaspare Vitrano, alla presenza della deputazione regionale e delle parti sociali. 

“Abbiamo necessità – ha spiegato Adorno – di un confronto urgente tra Governo, Regione, azienda e parti sociali alla luce dell’annuncio da parte della STMicroelectronics di un piano di riorganizzazione e riduzione dei costi entro il 2027. Una situazione che tiene con il fiato sospeso migliaia di famiglie che vedono minacciato il proprio domani”.

“E’ stata grave – dice Adorno – l’assenza dei rappresentanti dell’azienda e dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, all’audizione convocata in maniera puntuale ed urgente dal presidente Vitrano che ringrazio. Così come ringrazio tutti i colleghi deputati oggi presenti ad ascoltare le parti sociali. La Sicilia non può permettersi un trattamento simile, specialmente da parte di un’azienda che ha beneficiato e beneficia di fondi pubblici per milioni di euro. Non perderemo un giorno a tutela dei lavoratori” .

Presente in audizione anche il presidente della Commissione UE dell’Assemblea Regionale Siciliana, Luigi Sunseri, che ha ribadito “la necessità di un immediato intervento chiarificatore da parte dell’azienda e del Governo Meloni, considerato che ST è partecipata dallo Stato Italiano e che proprio di recente ha visto l’approvazione da parte della Commissione Europea, da parte della Regione Siciliana, di un contributo di 68 milioni di euro, a valere sul Po Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020. Un importantissimo investimento pubblico che l’azienda non può permettersi di intascare venendo meno agli impegni e agli investimenti sul territorio siciliano”.

Nella foto: lo stabilimento di StMicroelectronics di Catania

Redazione