E’ giunto al termine il procedimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (Agcm) nei confronti dell’Ente Acquedotti Siciliani (Eas) in liquidazione coatta e, come era ampiamente prevedibile, è finita con una salatissima multa all’Eas, fortemente ridotta a causa della pessima salute finanziaria dell’Ente.
L’Agcm aveva comminato una multa di 600 mila euro, ma l’ha ridotta a 100 mila a causa delle difficoltà economiche dell’ente in liquidazione. Questa nuova multa arriva al termine di un ulteriore procedimento avviato dall’Autorità garante il 30 luglio scorso (provvedimento numero 31310) a seguito di un esposto di Federconsumatori Sicilia del 29 aprile 2022, e si aggiunge a quelle già irrogate nei confronti dell’Eas da parte di Agcm e Arera, per un totale di circa 1,2 milioni di euro.
“Il nocciolo della questione – scrive Federconsumatori Sicilia – sta nel fatto che l’Eas continua a chiedere a molti utenti del servizio idrico integrato, che gestiva quando era ancora in attività, bollette andate in prescrizione perché emesse da più di due anni. Tutto ciò a causa di una interpretazione della normativa che è stata più volte smentita da interventi dei giudici di pace, di tribunali ordinari e, infine, anche della stessa Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato”.
Federconsumatori Sicilia – si legge nella nota – “ha più volte contestato questa interpretazione, facendo esposti all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato che, puntualmente, sono andati in porto. L’ultimo pronunciamento dell’Autorità risale a fine luglio dell’anno scorso, con l’ennesima bocciatura per l’Eas. Adesso, a seguito di quel pronunciamento, è arrivata l’ennesima multa all’Ente”.
“Ci chiediamo – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – per quale motivo l’Eas continui a sostenere questa interpretazione palesemente errata della normativa sulla prescrizione breve delle bollette dell’acqua. Tutto il problema, tra l’altro, deriva dal fatto che l’Eas non fornisce né la lettura dei contatori dell’acqua, né un calcolo dei consumi verificabile dall’utente, perpetrando una scelta assolutamente incomprensibile”.
Redazione
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