I deputati della Regione Sicilia Nuccio Di Paola (M5S) e Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) vengono “estromessi” (benché “invitati”) dal dibattito indetto dalla Scuola di politica della Nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro, e loro denunciano l’accaduto a L’Informazione affermando che la Dc “ha paura del confronto libero”.
Come si ricorderà, Ismaele La Vardera è il parlamentare siciliano che ha fatto scoppiare il “Caso Auteri” (nulla a che vedere con il tema del presente articolo), una vicenda di cospicui finanziamenti (oltre 700 mila Euro) transitati dalla Regione Sicilia, secondo La Vardera, all’associazione di cui è presidente la madre di Gaetano Auteri, deputato regionale di Fratelli d’Italia.
Totò Cuffaro, invece, è l’ex presidente della Regione Sicilia che alcuni anni fa ha fondato la nuova Dc (consiglieri a assessori in diversi Comuni dell’Isola) e che nelle scorse settimane non ha partecipato a Caltagirone alla commemorazione di don Luigi Sturzo organizzata dal deputato europeo di Forza Italia, Marco Falcone, cui hanno partecipato tutti i “centristi” dell’Isola alleati con la destra.
A quella convention era assente “polemicamente” (“benché invitato”, come afferma lui stesso) proprio Cuffaro. E questo probabilmente c’entra con quanto denunciano Di Paola e La Vardera, in quanto potrebbe essere il sintomo della tensione che si vive all’interno di una parte del centrodestra dell’Isola, a dispetto della “coesione” apparente di cui parlano i massimi rappresentanti della stessa.
“Avevamo accettato – dicono Di Paola e La Vardera – l’invito di andare a Ribera al corso di formazione politica promosso dalla Dc ad una condizione ben chiara: poter dire quello che pensiamo senza alcuna limitazione”.
“Il collega Pace – affermano i due – aveva accettato questa nostra condizione, ma quando ha visto i nostri post sui social in cui ribadivamo che saremmo andati lí proprio per rimarcare le nette distanze tra noi e la politica fallimentare di Cuffaro, hanno deciso di zittirci impedendoci di partecipare all’incontro”.
“La domanda sorge spontanea – si legge nella nota inviata a L’Informazione -: perché invitarci pensando che non avremmo potuto avere la libertà di dire tutto quello che volevamo? Se democrazia deve essere, bisogna avere anche il coraggio di ascoltare chi ha un pensiero diverso dal tuo”.
“Avevano paura – affermano Di Paola e La Vardera – di sentirsi dire che il governo Cuffaro aveva regalato l’acqua ai privati assetando la Sicilia? Avremmo parlato con garbo e gentilezza senza offendere nessuno, ma se per loro offendere equivale a dire la verità, ossia che il loro leader per quanto ci riguarda dovrebbe ritirarsi a vita privata dopo aver distrutto la Sicilia, allora siamo ben lieti di continuare a dare la nostra idea di Sicilia in giro per i territori. L’occasione persa è stata la loro”.
Nella foto: Ismaele La Vardera, deputato alla Regione Sicilia di Sud chiama Nord
Redazione
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