Questa notte le saracinesche arcobaleno della sede di Arcigay a Catania sono state imbrattate con vernice nera e scritte inneggianti il fascismo: “Viva il duce” e “Anno 103 era fascista”.

“Attaccare la sede di Arcigay – affermano all’unisono Alessandro Motta, responsabile delle politiche transfemministe e queer Arci Catania, Nancy D’Arrigo, presidente Arci Catania e Matteo Iannitti, presidente Arci Catania – significa attaccare tutto il movimento, tutte le associazioni democratiche, tutte le persone che credono nell’uguaglianza, nei diritti, nelle libertà e nella democrazia”.

“Un attacco gravissimo e vigliacco – dicono i responsabili Arci -. Se il messaggio è quello di farci sentire meno sicurɜ e di fermare le nostre attività ci associamo alla risposta già data da Arcigay Catania: non ci lasceremo fermare, non ci lasceremo intimidire, non ci faremo cambiare da attacchi così vili”.

“Il clima di intolleranza e di spietata violenza – affermano – contro la comunità queer che si respira nel mondo è inquietante e merita una risposta determinata da parte dell’intera comunità e anche dalle Istituzioni”.

“Non sarebbe accettabile il silenzio delle istituzioni della città (Prefettura, Questura e Comune) rispetto a un attacco così grave e così pericoloso”.

“Noi – concludono – esprimiamo la nostra assoluta solidarietà ad Arcigay e a tuttɜ coloro che ogni giorno vivono la sede. Diteci quando vorrete ridipingere le saracinesche, i colori li portiamo noi. Siamo tuttɜ sotto lo stesso arcobaleno!”.

Questo il commento della Cgil di Catania: “Non può passare l’idea che luoghi democratici, aperti al pubblico, e pensati per una cittadinanza dei diritti uguale per tutte e tutti, possano essere presi di mira da intimidazioni pericolose. La Cgil di Catania esprime solidarietà e vicinanza ai militanti di Arcigay di Catania la cui saracinesca arcobaleno è stata imbrattata con scritte che inneggiano al fascismo”.

“Siamo felici di sapere – dice ancora la Cgil – che le forze dell’ordine abbiano già preso in carico il caso e che gli associati non si sentano intimiditi da cotanta volgarità. Certo è che casi come questi devono rimanere isolati. Il sindacato farà la sua parte e continuerà a rimanere accanto all’associazione, in comunanza di idee e visioni culturali, in pieno spirito antifascista. Ci aspettiamo che anche le istituzioni locali manifestino il proprio sostegno”.

Nella foto: l’ingresso della sede di Arcigay Catania imbrattata con le scritte inneggianti al duce e al fascismo

Redazione