Le cosiddette “norme mancia” finiscono sotto la lente del ministero dell’Economia e finanza (Mef). Lo dice l’Ansa di oggi pomeriggio, secondo la quale il Mef ha inviato delle osservazioni alla Regione chiedendo chiarimenti sui contributi, pari a circa 50 milioni di euro, assegnati nell’ultima manovra di stabilità approvata dall’Assemblea regionale siciliana alla fine dello scorso anno.
Il vulnus, su cui il ministero vuole approfondimenti, spiega l’agenzia giornalistica, riguarderebbe la “discrezionalità” e i criteri con cui l’Ars ha assegnato i fondi. Sul fatto prende posizione il segretario del Pd Sicilia Anthony Barbagallo: “Il tema sollevato dal Mef, su cui anche il Pd si era espresso, è la discrezionalità con cui sono stati erogati i fondi. Proprio per tenere lontana la discrezionalità, quando eravamo al governo avevamo abolito la tabella H”, quella riservata ai fondi discrezionali assegnati ai singoli deputati.
“Vedremo quali effetti concreti avrà l’iniziativa del Mef, ma- prosegue Barbagallo – quello che è certo è l’ennesimo richiamo ad una modalità inaccettabile di finanziamento. Modalità che sta in capo al governo regionale e alla maggioranza di centrodestra. Adesso – aggiunge – è necessario che gli uffici della Regione studino attentamente le carte, in particolare i numeri relativi alle somme già erogate entro il 31 dicembre scorso per avere un quadro chiaro sugli eventuali debiti fuori bilancio su cui l’Ars potrebbe essere chiamata – conclude – a prevedere una manovra correttiva”.
Redazione
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