Per i 160 referti istologici mai esitati nel trapanese (con successivi decessi causati da tumori non curati) “qualcuno deve pagare”. Lo dice il coordinatore del Movimento 5 Stelle Sicilia e deputato all’Assemblea regionale siciliana, Nuccio Di Paola, nel corso delle ultime due assemblee monotematiche del M5S nell’Ennese e nell’Agrigentino.

“I siciliani non se ne fanno nulla delle scuse di Schifani – dice Di Paola -, i responsabili di quanto successo nel Trapanese devono essere messi fuori dalla porta dei vertici dell’Asp. Possibile che nessuno deve prendersi la responsabilità di aver refertato con così colpevole ritardo oltre 160 diagnosi di tumore? Questa indecenza non può essere nascosta sotto traccia per interessi di partito”.

L’assemblea sulla sanità siciliana organizzata dal Movimento 5 Stelle Sicilia e svoltasi ieri a Realmonte (Agrigento). Sopra: il direttore dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce

“Mentre Schifani chiede scusa – aggiunge Di Paola -, i politici di Fratelli d’Italia gettano la palla in tribuna, cercando di distrarre i cittadini siciliani dalla gravissima empasse dell’ASP di Trapani, facendo quadrato sul dirigente dell’ASP Ferdinando Croce, piazzato proprio dai meloniani in Sicilia”.

“I siciliani – afferma il coordinatore siciliano del M5S – non se ne fanno nulla delle scuse di Schifani, meritano piuttosto un intervento rapido e risolutivo. Approviamo immediatamente il disegno di legge che vieta la possibilità di essere contemporaneamente vertice di un’azienda sanitaria provinciale e assessore comunale”.

“I vertici delle aziende sanitarie – conclude Di Paola – devono essere lontani da dinamiche partitiche ed assolvere il ruolo in base a comprovate competenze in ambito sanitario e manageriale. Per colpa del centrodestra, a pagare sono solo i cittadini e mai i responsabili delle inefficienze”.

Redazione