“Mentre l’Azienda sanitaria di Trapani faceva registrare un vergognoso ritardo nell’esame di oltre tre mila campioni istologici, con duecento tumori diagnosticati tardivamente, si premurava a spendere oltre centomila euro per promuovere la sua immagine persino con uno stand al Cous Cous Fest di San Vito lo Capo”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana.

“Tra le determine di spesa – dice Schillaci – si rinviene quella per una campagna informativa di 25 mila euro, la pubblicità sui bus di oltre 4 mila euro, un’altra di 12 mila euro per promuovere i servizi dell’Asp, ed altre ancora”.

“Vorremmo capire – aggiunge l’esponente pentastellata – se, a fronte di queste spese discutibili, ci sia stata almeno la trasmissione degli atti alla sezione di Controllo della Corte dei conti così come prevede la legge per le spese di pubblicità e rappresentanza superiori a 5 mila euro”.

“La stessa magistratura contabile – è scritto nella nota – , all’inaugurazione dell’anno giudiziario del 2025, ha ricordato come l’utilizzo di risorse per scopi promozionali o di sostegno ad eventi deve essere bilanciato con le esigenze primarie di salute pubblica”.

“Dunque – conclude la parlamentare siciliana -, la gestione delle risorse è cruciale per garantire che le priorità siano assegnate correttamente, soprattutto in settori critici come la sanità. Su questo tema sarebbe auspicabile una risposta chiara da parte dell’assessore alla Salute, Daniela Faraoni, che sarà destinataria di un’interrogazione parlamentare”. 

Nella foto: l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani

Redazione