“Ancora una volta, invece di cogliere l’opportunità storica di prendere di petto la questione dell’abusivismo edilizio per proporre il riassetto razionale del territorio, rilanciando il primato della pianificazione paesaggistica e territoriale, il governo si è piegato alle pressioni dei territori in cui regna l’illegalità diffusa e la mafia. Non è bastato lo sterminio di due famiglie, morte per colpa dell’abusivismo, a scrollare la politica dall’insipiente accettazione dell’illegalità in cambio di voti”.
Malgrado l’approvazione del decreto Genova da parte del governo, contro cui si erano mobilitati 65mila cittadini da tutta Italia attraverso una petizione su Change.org, Italia nostra è sul piede di guerra contro l’abusivismo edilizio.
“Purtroppo – si legge nella nota diffusa dall’associazione ambientalista – nonostante i tanti appelli e le tante petizioni contro i provvedimenti a favore degli abusi edilizi di Ischia, la maggioranza parlamentare ha approvato il Decreto Genova, con un’unica modifica: le sovvenzioni limitate alle sole parti autorizzate”.
“Resta un fatto gravissimo – scrive Italia nostra – soprattutto dopo i luttuosi recenti fatti di cronaca”. “Italia Nostra – si legge – pone in evidenza l’illegittimità costituzionale dell’art. 25, che confligge in particolare con i principi costituzionali di salvaguardia del paesaggio e del territorio, e si impegna a monitorare e denunciare le storture del provvedimento adottato a larga maggioranza”.
Una battaglia persa, quella sul decreto Genova, ma l’appello finale di Mariarita Signorini, presidente di Italia nostra, è deciso: “Questa volta non siamo stati ascoltati, ma continueremo a fare del nostro meglio per tutelare il paesaggio e il territorio italiano. Aiutateci a essere sempre più forti e incisivi”.
Barbara Contrafatto
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