“Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. E’ questo il nome del progetto interprovinciale a cui aderisce anche il Comune di Santa Venerina, che si svolge da oggi al 25 novembre. Il progetto vede coinvolti anche i Comuni di Acireale, Giarre, Milo e Piedimonte Etneo per la provincia di Catania; e i Comuni di Assoro, Cerami, Nicosia e Troina per la provincia di Enna.
Il focus della settimana europea dei rifiuti è concentrato sulla prevenzione dei rifiuti pericolosi che si trovano anche in molti prodotti di uso comune casalingo e quotidiano: oli usati, cosmetici, pile, lampade, pesticidi, vernici, apparecchi elettrici ed elettronici.
Prevenire la produzione di rifiuti pericolosi e gestire il loro corretto smaltimento è diventato fondamentale per evitare rischi alla salute. Basti pensare che secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, ogni cittadino europeo produce annualmente circa 200 chili di rifiuti pericolosi attraverso l’utilizzo di prodotti di uso domestico.
A tal proposito il Comune di Santa Venerina in collaborazione con l’associazione “Economia Circolare” organizza diverse iniziative come incontri con i bambini e gli studenti dell’Istituto Comprensivo per sensibilizzarli sulla gestione dei rifiuti pericolosi.
Tra gli appuntamenti della settimana, martedì 20 novembre 2018, alla Casa del Vendemmiatore, di Via Trieste, si terrà un incontro aperto al pubblico in cui verrà tracciato un primo bilancio di tre anni di compostaggio domestico e saranno illustrate le “best practices” (le buone pratiche) per la gestione dei rifiuti pericolosi. L’incontro sarà anche l’occasione per iscriversi ed aderire al progetto “Compostiamoci bene! 2019”.
Le “best practices” comportano comportamenti diversi a seconda del tipo di rifiuto da smaltire. Ad esempio gli oli vegetali di frittura vanno conferiti negli appositi contenitori collocati in via Aldo Moro e in via Nuova. Questi oli se non smaltiti correttamente inquinano le falde acquifere e le conseguenze sono a dir poco impressionanti. Basti pensare che 4 chili di oli vegetali usati inquinano l’equivalente di 6mila metri quadrati di mare.
Le pile esauste vanno conferite negli appositi contenitori posti dentro i supermercati. Mentre farmaci e cosmetici scaduti, privati degli involucri in carta, vanno posti nei contenitori posti davanti le farmacie.
Lo smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (cellulari, piccoli elettrodomestici e frigoriferi), previa prenotazione, avviene mediante il ritiro a domicilio da parte del Servizio Comunale di raccolta dei rifiuti.
“La campagna di sensibilizzazione che abbiamo portato avanti a partire dai bambini della scuola dell’infanzia e dai ragazzi delle elementari e medie – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Ecologia del Comune di Santa Venerina, Santo Oliveri – unitamente ai corsi di compostaggio che svolgiamo da tre anni hanno comportato la crescita di una coscienza ambientale complessiva dei cittadini e un’attenzione dei cittadini sulla corretta gestione dei rifiuti. Non sono pochi i cittadini che telefonano ai nostri uffici per avere informazioni sulla gestione di particolari tipologie di materiali. Queste azioni hanno consentito al Comune di Santa Venerina di ottenere buoni risultati della raccolta differenziata che orami si attesta stabilmente su valori che superano il 65 per cento”.
“Sono molto soddisfatto – ha aggiunto l’assessore all’Ecologia Giuseppe Fresta – di non limitare le azioni dell’amministrazione alla sola raccolta dei rifiuti. Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto che l’informazione paga, che è necessario informare per far crescere la cultura, la consapevolezza e la sensibilità dei cittadini. Con l’informazione e il compostaggio abbiamo già raggiunto ottimi risultati. La prossima sfida è quella di eliminare le micro discariche sanzionando tempestivamente i trasgressori”.
Angelo Conti
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