Quasi un milione di atti, più di mille faldoni e oltre 86 scatole di materiale audio: una quantità di informazioni impressionante che riguarda 18 processi. I documenti sull’attentato al treno Italicus e sulla strage del 2 agosto, ma non solo, sono ora digitalizzati e consultabili da tutti all’Archivio di Stato di Bologna. Per vederli, basta un clic. Dopo un lavoro durato sette anni, si è conclusa quindi la digitalizzazione dei fascicoli processuali sui fatti di terrorismo e sulle stragi giudicati dalla Corte d’Assise di Bologna tra gli anni ’70 e ’90. L’iniziativa, presentata oggi a Bologna, si inserisce nel progetto nazionale ‘Archivi per non dimenticare’ e alla sua buona riuscita hanno partecipato, oltre all’Archivio di Stato, il Tribunale di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, l’Istituto Beni Culturali e i volontari dell’Auser. Un plauso è arrivato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che con un messaggio si è detto dispiaciuto di non aver potuto partecipare alla presentazione.
Nella foto: la strage alla Stazione di Bologna
Ansa
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