Arrestato a Bronte (Catania) Daniele Saitta, 23 anni, che nello scorso giugno, dopo essere stato fermato da una pattuglia di militari dell’Arma, ha aggredito con pugni e calci il maresciallo comandante della locale Stazione dei carabinieri.
Oggi su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Compagnia di Randazzo (CT) gli hanno messo le manette, eseguendo una misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale etneo in ordine ai reati di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni pluriaggravate.
Lo scorso 7 giugno, in via Santi a Bronte, una pattuglia di carabinieri eseguiva un controllo su strada nei confronti dell’indagato, mentre lo stesso era alla guida di una Smart Roadster, con a bordo altri tre passeggeri.
I militari, rinvenendo a bordo dell’autovettura un bilancino elettronico di precisione, oggetto comunemente utilizzato dagli spacciatori per suddividere in singole dosi lo stupefacente da porre in commercio, decidevano di procedere alla perquisizione personale del giovane. Questi, tuttavia, si sottraeva in maniera fulminea all’atto, sferrando un violento pugno al volto del comandante della Stazione che capeggiava la pattuglia e scappando.
Il fuggitivo, raggiunto dal Comandante della Stazione, già ferito, e dagli altri due Carabinieri, ingaggiava con loro una violenta colluttazione, che vedeva i militari impegnati a contenere l’irruenza dell’aggressore, il quale nella colluttazione sferrava un violentissimo calcio al maresciallo, lasciandolo quasi esanime in terra; riusciva, quindi, a sfondare con il proprio corpo il cordone formato dagli altri due militari e a fuggire tra le vie del centro storico: “Mi butto latitante, mi sistemo una squadra e vi vengo a cercare ad uno ad uno”.
Dopo aver soccorso il collega ferito, ricoverato all’ospedale di Bronte, i carabinieri avviavano le indagini e riuscivano a risalire all’identità dell’aggressore, il quale risultava essere esperto di arti marziali. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.
Barbara Contrafatto
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