Un ”appello” all’Amministrazione comunale di Adrano (Catania) affinché recuperi il tempo perduto e metta a punto rapidamente gli adempimenti per ottenere il finanziamento (che il Comune rischia di perdere) di 1 milione 541mila euro per la realizzazione del progetto #SimetoArtRuralLab riguardante la valorizzazione dell’ex macello settecentesco. Un “appello” lanciato dal Presidio partecipativo del Simeto, per il quale questo progetto rientra in una strategia più ampia che ha lo scopo di rilanciare le aree interne (comprendente i comuni di Adrano, Biancavilla e Centuripe), per cui ha già ricevuto un finanziamento complessivo di 32 milioni.
“Ci risulta che al momento – si legge nel comunicato diffuso dal Presidio – il Comune di Adrano non ha espletato per tempo alcuni degli adempimenti richiesti, malgrado il progetto esecutivo fosse già pronto da tempo”. Eppure, si insiste nel comunicato, “all’interno della Strategia complessiva, tale progetto occuperebbe un ruolo chiave”.
Ecco perché il Presidio esprime “preoccupazione” e fa appello all’Amministrazione adranita affinché convochi con la “massima urgenza un incontro che faccia il punto sul finanziamento e valuti tutte le possibili azioni utili a scongiurarne la perdita”.
L’elaborato prevede la “rifunzionalizzazione” dell’ex macello, bene pubblico di grande valore storico e architettonico, in un importante polo di ricerca-azione per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale della Valle (dalle pratiche agricole fino ai beni culturali).
Il polo però (si legge) “rischia di non vedere la luce – malgrado il definitivo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie – a causa di ritardi e inadempienze gravissimi ed ingiustificabili, da parte di chi avrebbe solo dovuto dar corso ad un processo ormai giunto a maturazione”.
“Per un territorio – si legge nella nota – che faticosamente ma con entusiasmo sta lavorando da anni al definitivo rilancio culturale, civile, economico e sociale delle comunità, sarebbe una gravissima perdita. È tempo che la politica locale assuma le proprie responsabilità e si impegni, con urgenza e con ogni mezzo possibile, a non rendere vano il duro lavoro di questi anni e i risultati conquistati”.
Come si ricorderà, lo scorso 10 gennaio la Regione Sicilia ha finalmente approvato lo schema di Accordo di Programma Quadro riguardante la Strategia Nazionale Aree Interne per la Valle del Simeto. “Il provvedimento – è scritto nel comunicato – è un significativo passo avanti verso il definitivo via libera all’investimento complessivo di 32 milioni di euro nella Valle, in particolare nel perimetro della cosiddetta area progetto, ma con significative ricadute in tutta l’area del Patto di Fiume Simeto. Gli investimenti riguardano sanità, istruzione e mobilità”.
“È il frutto – seguita il Presidio partecipativo – di una straordinaria mobilitazione della Comunità Simetina, che, coordinata dal Presidio Partecipativo e dai tecnici dell’Università di Catania, in sinergia con i Comuni, ha formulato la strategia di intervento attraverso decine di tavoli partecipati, dall’autocandidatura (2013) fino ai nostri giorni”.
La gioia e la soddisfazione per un traguardo tanto rilevante – conclude la nota – rischiano di vanificarsi per qualche mancata risposta. La parola adesso spetta all’Amministrazione comunale di Adrano.
Nella foto: l’ex Macello settecentesco di Adrano
Luciano Mirone
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