Una giornata della memoria per ricordare la tragica eruzione che l’11 marzo 1669 distrusse i centri abitati di Belpasso, Misterbianco, Mascalucia, Nicolosi, seppellendo Mompilieri e spingendosi fino a Catania, dove vennero cancellati il fossato cinquecentesco del Castello Ursino e il ponte levatoio che collegava il maniero alla piazza d’arme.
Per mantenere viva la memoria su questo evento, considerato il più catastrofico degli ultimi 500 anni, la deputata regionale del M5S, Jose Marano e il vicepresidente dell’ARS Giancarlo Cancelleri, hanno presentato un disegno di legge all’Ars, che prevede l’istituzione di una giornata commemorativa, proprio in vista della ricorrenza di quest’anno.
“Stiamo pressando – dice Marano – perché venga incardinato presto in commissione e quindi trovi celermente la via dell’aula. Questa proposta di legge – continua – va oltre il mero ricordo in quanto mira a promuovere la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico – culturale dei luoghi colpiti dal tragico evento per trasformarlo in opportunità di sviluppo turistico e di promozione culturale per i comuni della provincia Etnea”.
Il ddl intende favorire percorsi culturali e turistici, attraverso mostre permanenti, parchi culturali, la creazione di un museo en plein air lungo il ‘percorso delle lave’ dal Castello Ursino ai Monti Rossi, o eventi tematici e restituire alla collettività una memoria e un’identità, che altrimenti andrebbero perdute.
Immagine d’apertura: la grande eruzione del 1669 che seppellì diversi paesi del versante etneo e arrivò fino al Castello Ursino di Catania
Redazione
Bronte, non fu interessato da questa eruziojne