“Mi candido come gesto d’amore per il mio paese”. Lo dice con convinzione l’aspirante sindaco Angelo Di Mauro, 56 anni, imprenditore ed agente immobiliare. La sua lista è una civica denominata “Insieme per Zafferana”, il cui striscione campeggia da parecchie settimane nella sede del suo comitato elettorale in Via Roma n° 260. Nessun simbolo di partito, ma Di Mauro non fa mistero della simpatia che nutrirebbero verso di lui il deputato regionale forzista Alfio Papale, esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega di Matteo Salvini.
Di Mauro, perché ha deciso di candidarsi?
“Per amore nei del mio paese. Vivo a Zafferana da sempre, e mi sono sempre speso per il sociale, ho fatto volontariato alla Misericordia, ho frequentato l’associazione turistica Pro Loco, ho condotto e presentato spettacoli per bambini, ho condotto trasmissioni radiofoniche in una radio privata. La politica mi è sempre piaciuta, fin da quando ero piccolo. Ho cominciato a seguire i Consigli comunali da quando avevo dieci anni. Mentre i miei coetanei preferivano andare a giocare a pallone in piazza, io già mi appassionavo di politica. Sono sempre stato a contatto con la gente. Ricordo ancora il giorno in cui, arrivato in ritardo alla radio, mi dissero che quell’anno il Carnevale l’avrei presentato io. Era l’84, da poco c’era stato il terremoto. Da qui è cominciata la mia carriera sia di presentatore, che di organizzatore di spettacoli. E poi non dimentichiamo che mi sono sempre speso per il mio paese, al punto che mi sono candidato tre volte alla Provincia: la prima volta nel 1998 con il Ccd (Centro Cristiano Democratico) di Pier Ferdinando Casini, primo della lista ma non eletto con 238 voti; la seconda nel 2003 con la Democrazia Cristiana (380 voti): primo della lista ma neanche stavolta scattò il seggio; la terza volta nel 2008 con l’Udc. Ottenni ben 703 preferenze. Anche questa volta, però, non è scattato il seggio. Nel 2009 ho sostenuto dall’esterno la candidatura del sindaco uscente Alfio Russo e lui mi ha gratificato”.
In che senso?
“Gli ho suggerito l’idea del Centro Commerciale Urbano, e lui nel suo primo mandato, l’ha portata avanti. Zafferana ha un territorio caratterizzato da tanti terrazzamenti, con una dislocazione eccezionale con panorami mozzafiato che spaziano da Taormina a Siracusa con l’Etna alle spalle. I nostri avi, quando hanno fondato Zafferana, hanno visto lontano. Zafferana ha una posizione che tutti ci invidiano. Da qui è nata la mia idea del ‘Centro Commerciale Urbano’. In paese abbiamo tanti negozi di vario genere: di prodotti tipici locali, di artigianato di qualità ma anche di abbigliamento, di arredamento che possono attrarre molti turisti. Se ci mettiamo anche l’intrattenimento con artisti di strada, giocolieri, musica, spettacoli e chiusura dei negozi a mezzanotte, per tutto il periodo estivo, o nei fine settimana della primavera e dell’autunno, Zafferana diventa luogo privilegiato per gli acquisti di tante famiglie che anziché andare nei vari centri commerciali dell’hinterland, verranno qui a fare shopping. Posso ben dire che la mia candidatura si pone orgogliosamente in continuità con quanto fatto durante il primo mandato del sindaco Alfio Russo”.
E con riguardo all’Ottobrata – una delle manifestazioni più importanti del paese – cosa ha in mente?
“Conosco bene l’Ottobrata in quanto sono stato il presidente del comitato organizzatore dal 2009 al 2013. L’Ottobrata è la manifestazione di punta del nostro paese, ma la voglio riportare alle origini, come era quando nacque. L’Ottobrata deve far muovere l’economia locale e deve creare indotto e sviluppo a Zafferana. L’area gastronomica deve essere gestita da professionisti e le licenze non potranno essere cedute a terzi che di mestiere fanno tutt’altro e che si improvvisano cuochi e chef pur facendo altri mestieri”.
Alcuni punti più salienti del suo programma?
“Aumentare la dotazione organica della polizia municipale e istituire una scuola regionale di polizia locale per la quale mi avvarrò del supporto del comandante Gian Maria Rossetti. Tra le mie priorità vi è anche la riqualificazione di Villa Manganelli, con la creazione di una scuola di alta cucina denominata Etna Gusto Cult”.
Perché la gente dovrebbe votarla?
“Innanzitutto perché se sarò eletto non prenderò lo stipendio da sindaco, ma lo lascerò al Comune per tutta la durata del mandato. Con quei soldi comprerò dei defibrillatori da mettere nelle palestre, nelle piazze, nei campi sportivi e salvare così delle vite umane. Ho in mente anche di realizzare un parco giochi attrezzato per bambini, un asilo nido e un centro ricreativo per anziani”.
Cosa pensa delle dimissioni in massa dei consiglieri comunali avvenuta nel 2017?
“Non la condivido per niente. Anzi le dirò che il consigliere comunale, in quanto eletto dal popolo, non può sottrarsi al mandato ricevuto. Non c’è dubbio che gli accordi politici, una volta presi, vanno rispettati. Dimettersi in massa e far venire un commissario regionale in sostituzione del Consiglio è stato un atto riprovevole. Mi auguro che una situazione del genere non si verifichi mai più”.
Nella foto: Angelo Di Mauro
Rosalba Mazza
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