“La gente vuole un leader concreto come Matteo Salvini e un nuovo centrodestra de-berlusconizzato. La stagione in cui i nostri leader erano Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, con le loro maggioranze schiaccianti, è finita. Nulla di personale nei confronti del Cavaliere, ma oggi si apre una nuova pagina politica”.
A dichiararlo a Francesco Bianco dell’Adnkronos è Fabio Cantarella, tanti anni nel centrodestra “berlusconizzato”, oggi responsabile agli Enti locali della Lega in Sicilia e assessore al Comune di Catania della Giunta guidata da Salvo Pogliese.
E se lo dice un rappresentante autorevole del movimento di Salvini, qualcosa di vero deve esserci. Solo in provincia di Catania, la Lega ha ottenuto oltre 40mila consensi, e Cantarella lo sottolinea, mandando qualche messaggio anche agli alleati che operano a livello locale.
Ma il vero segnale, Cantarella, lo lancia direttamente a Berlusconi: da ora in poi si farà a meno di lui, con leader giovani come Salvini e Meloni.
Del resto, con una percentuale del 34 per cento, cui si aggiunge un 6,46 di Fratelli d’Italia, il capo della Lega può permettersi di accreditarsi come “il nuovo”. Solo che entrambi – Lega e Fdi – superano il 40 per cento, ma per contare su una maggioranza in Parlamento i voti del Cavaliere (quasi 9 per cento) sono indispensabili.
E allora mettiamola così: se Salvini dovesse rompere coi 5Stelle, sarà lui il nuovo leader del centrodestra, con Meloni vice e Berlusconi in posizione fortemente minoritaria, che magari tenterebbe di condizionare la politica del “nuovo” centrodestra. Oppure: Salvini continua coi 5S e (magari non subito) imbarca Fdi escludendo Forza Italia. Staremo a vedere
Luciano Mirone
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