Quando il sogno si incrocia con la natura, il passo per l’utopia è breve. Se poi scende in campo l’Unesco tramite un suo rappresentante regionale, Francesco Montemagno, la strada per il cambiamento è aperta. Dipende dai cittadini andare avanti o tornare indietro.

La locandina della manifestazione. Sopra: contrada Gattaino dove si vorrebbe istituire il Parco delle Torrette

E sabato 1 giugno – in occasione della Passeggiata fra le Torrette e il Convegno “La Belpasso che sogniamo” – i belpassesi avranno la possibilità di percorrere quella strada, poiché si prevede anche la presenza del responsabile del Servizio Beni paesaggistici della Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, Benedetto Caruso, e il docente di Pianificazione territoriale dell’Università del capoluogo etneo, Maurizio Spina.

Sì, perché secondo una nuova corrente di pensiero, a Belpasso è arrivato il momento di invertire la tendenza e di pensare alla salvaguardia del territorio dopo decenni di lotte, di querele, di Tribunali, di insulti, di marce, di una cementificazione selvaggia che ha fatto schizzare l’incremento demografico delle frazioni e ha causato una desertificazione del centro storico e un impoverimento del concetto di identità e di turismo.

Nel momento in cui i giovani di tutta Europa manifestano per salvare il pianeta dallo stravolgimento climatico, nel momento in cui al Parlamento europeo si registra una netta affermazione dei Verdi, in questo paese del profondo Sud, dove i Verdi viaggiano attorno alla misera percentuale dell’1 per cento, un movimento composto da una ventina di associazioni si batte perché non sia più il grigio, ma il verde il colore preponderante. Da offrire alle nuove generazioni.

Una torretta che rischia la scomparsa

Per questo, sabato prossimo, il movimento di cittadini si collegherà idealmente con chi, nel pianeta, parla la stessa lingua per dire: “Belpasso c’è”.

Belpasso c’è. Con una passeggiata che si svolgerà fra i prati pieni di margherite e di fichidindia, di querce e di mandorli, di terrazzamenti e di magnifici manufatti della civiltà contadina somiglianti alle piramidi egiziane (le torrette, appunto), e successivamente con uno spazio dedicato alla riflessione che si farà al Comune (che patrocina l’evento). Una giornata articolata in due parti.

La mattina in contrada Gattaino, nel luogo dove queste magnifiche testimonianze rischiano di scomparire. La sera con il convegno nell’Aula consiliare, dove interverranno pure Giuseppe Riggio, studioso di cultura contadina e componente del Consiglio regionale del Club alpino italiano; Alfonso Lo Cascio, presidente dell’associazione Bcsicilia; e Raffaella Menza, architetto e autrice della tesi di laurea “Una greenway per Belpasso”.

Una giornata all’insegna dell’allegria e dei colori da un lato e della cultura dall’altro, che potrebbe segnare una svolta, a condizione che il movimento sorto in questi mesi non si disperda e mantenga la sua genuinità.

Per misurare la passione con la quale è stata approntata la giornata, basta leggere il programma, un programma in cui il sapere si intreccia con l’entusiasmo, con lo spontaneismo, con l’arte, con la cultura popolare, con la natura. Un modo per rapportarsi col mondo accademico, ma con quel pizzico di follia necessaria per cambiare il mondo.

Partiamo dalla mattina. Un punto di accoglienza allestito dalla Pro Loco riceverà i partecipanti che affluiranno in contrada Gattaino attraverso la XII Traversa, dopo la benedizione che, alle 9, si svolgerà sul sagrato della Chiesa Madre da parte di mons. Gianni Lanzafame.

Nel corso della mattinata si avvicenderanno i vari momenti programmati in questi mesi. Il momento dedicato alla pulizia dei luoghi (a cura dei boy scout), il momento dedicato al cantastorie (a cura di Cettina Busacca accompagnata dal musicista Placido Livrizi), il momento dedicato all’approfondimento storico-naturalistico, il momento dedicato alla fotografia del paesaggio, il momento dedicato alla costruzione della rete elastica (a cura di Mariarosa Marcantonio dell’associazione “vivereverde”).

E poi il pranzo al sacco delle 13, con degustazione dei prodotti tipici della contrada, che si svolgerà nella suggestiva terrazza di villa Gattaino, con il palmento settecentesco e il paesaggio mozzafiato che comprende l’Etna, la piana di Catania e il mare.

Villa Gattaino nell’omonima contrada, dove saranno organizzati dei momenti salienti dell’evento

Passiamo alla sera. Alle 18 si svolgerà il convegno “La Belpasso che sogniamo”, anzi, più che un convegno, una sperimentazione pratica di come può essere possibile costruire la città del futuro dopo i danni che le sono stati inferti.

Un modo per ribadire all’Amministrazione comunale la richiesta del Parco delle Torrette, ma anche per andare “oltre” il Parco attraverso la salvaguardia e la valorizzazione dell’intero territorio. Apriranno i lavori gli scout con un intervento in cui parleranno del sogno di una città viva, a misura di bambino, di ragazzo e di anziano, dove tutti possano trovare il giusto equilibrio fra il verde, la vivibilità e la bellezza.

Luciano Mirone