Migliaia di firme – 5mila solo ieri – per ripristinare la scorta al procuratore aggiunto di Imperia, Grazia Pradella, impegnata in delicatissime indagini contro la mafia e la corruzione in Liguria, regione diventata in poco tempo un punto di snodo fondamentale per gli interessi del crimine organizzato. Per questo il fratello di Peppino Impastato, Giovanni, assieme al Centro studi Impastato di Sanremo, ha indetto una petizione indirizzata al Prefetto della Provincia di Imperia, al Ministro dell’Interno e al Ministro della Giustizia. Nella missiva che accompagna la raccolta di firme si legge: “La decisione del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica della Prefettura di Imperia di togliere la scorta al magistrato Grazia Pradella mentre è impegnata in importanti inchieste in un territorio dove anche l’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia conferma essere stabilmente infiltrato dal crimine organizzato e crocevia di numerosi interessi malavitosi, sembra non considerare l’impegno profuso dal magistrato ed i rischi a cui è esposto”.
“La dott.ssa Grazia Pradella… – scrive Impastato – è un magistrato, un servitore dello Stato che nei suoi più di trent’anni di lavoro ha condotto inchieste sulla criminalità organizzata, su Tangentopoli, sui servizi deviati, sul terrorismo internazionale e da ultimo sulla pubblica amministrazione. Un lungo e importante impegno, che non può essere riassunto in poche righe, ma che ha significato sacrifici, tensioni, pericoli per la sua incolumità e per quella dei suoi familiari, una costante che l’ha accompagnata in tutte le sue scelte di vita e professionali”.
“Durante il servizio alla Procura di Imperia – riporta il documento – il magistrato è stato oggetto di pesanti intimidazioni, quelle che si provano quando estranei entrano nella tua casa prendono alcuni fogli di lavoro ma lasciano soldi e preziosi. E’ accaduto due volte, l’ultima volta solo un anno fa. Poi più nulla e i responsabili di questo gesto ‘inquietante’ non sono stati ancora identificati. “Oggi al magistrato è stata tolta la scorta, istituita con metodologie commisurate nel corso degli anni alla pericolosità del momento”.
“Come semplici cittadini – seguita il centro Impastato di Sanremo – non vogliamo ringraziare la dott.sa Grazia Pradella per aver svolto il suo compito come tanti magistrati con particolare perizia, ma per averlo fatto con passione rendendosi disponibile anche al confronto e al dibattito per diffondere quei valori che sono alla base della nostra società civile”.
“Ci impegneremo – conclude il comunicato – fino a quando non saranno ripristinati idonei dispositivi di protezione per Grazia Pradella, ad alto rischio per la propria incolumità, e consegneremo la presente petizione al Prefetto di Imperia ed ai Ministri del Governo”.
Nella foto: il procuratore aggiunto di Imperia, Grazia Pradella
Luciano Mirone
Se gliel’hanno tolta vuol dire che avevano le loro ragioni.