Il 24 ottobre 2019, alle ore 10:30, si svolgerà a Palermo, presso la sala lettura di Palazzo dei Normanni, la conferenza di presentazione della proposta di legge regionale ispirata ai principi dell’ agricoltura biologica e finalizzata a disegnare e gestire sistemi agro-alimentari sostenibili. Il disegno di legge è il frutto del percorso condiviso e di co-progettazione tra un gran numero di realtà riunite nella rete “L’Isola che c’è” e una rappresentanza trasversale di deputati dell’ARS.

Si tratta di una proficua sperimentazione di rapporto complementare tra democrazia partecipativa e  democrazia rappresentativa. La Regione Siciliana si doterà, quindi, di uno strumento che guarda alla produzione alimentare basata sull’interazione tra le migliori prassi in materia di tutela ambientale e azione per il clima, favorendo la conservazione della biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, e garantendo l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e di norme inerenti la qualità dei
prodotti a tutela della salute dei cittadini consumatori. Il disegno di legge, inoltre, mira a promuovere il corto raggio, i mercatini locali, i negozi di vicinato, le filiere corte per favorire le produzioni e i consumi locali salvaguardando gli elementi del paesaggio naturale.

“Un percorso condiviso”, dice Alfio Foti, ex presidente regionale dell’Arci, “basato sulla co-progettazione tra i rappresentati di circa 60 realtà operanti nei territori in diversi ambiti e una schiera trasversale di deputati Ars . Rappresenta la sperimentazione di un metodo che prevede la dimensione paritaria, nel rispetto di ruoli e funzioni, tra rappresentanti e quel segmento società quotidianamente impegnata in prassi di cambiamento sostanziale sul piano sociale, culturale, economico . In tal modo si può valorizzare pienamente ‘il positivo’ prodotto dai territori, rigenerare la democrazia spesso di scarsa intensità nella sua unica forma rappresentativa, contribuire fattivamente allo sviluppo della regione inteso come crescita qualitativa complessiva di territori e comunità. Le Istituzioni , insomma , reincontrano la società, il quotidiano che spesso soffre una mortificante e dannosa separatezza”.

Redazione